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MotoGP | Bagnaia: "Non ho bisogno d'aiuto per stare davanti"

Dopo la vittoria di Enea Bastianin ad Aragon, che è costata cinque punti a Pecco, gli ordini di scuderia continuano a tenere banco in casa Ducati, ma il diretto interessato ha ribadito ancora una volta di voler provare a vincere con le sue forze e senza il bisogno di aiuti esterni. Anche perché Motegi, sulla carta, è una pista favorevole alla Desmosedici GP, anche se la pioggia potrebbe rimescolare le carte in tavola.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

L'ultima tappa a Motorland Aragon ha reso il Mondiale MotoGP apertissimo a qualsiasi risultato. Lo zero di Fabio Quartararo ha permesso ai suoi inseguitori di accorciare decisamente le distanze, con i primi tre che sono racchiusi nello spazio di appena 17 punti. Dopo la gara, però, si è discusso molto anche dell'atteggiamento della Ducati, che ha deciso di non dare ordini di scuderia, permettendo ad Enea Bastianini di battere Pecco Bagnaia proprio all'ultimo giro.

Senza questo scambio di posizioni, infatti, il distacco del piemontese avrebbe potuto essere di appena 5 lunghezze invece che di 10 e in molti si interrogano su cosa succederà se alla fine dovesse uscire sconfitto per meno di 5 punti. Inevitabilmente, questo è stato tra gli armenti del giorno della conferenza stampa che ha aperto il weekend del Gran Premio del Giappone: a Borgo Panigale la politica potrebbe anche cambiare proprio da Motegi, anche se Bagnaia sembra avere le idee piuttosto chiare in merito.

"Non penso di avere bisogno d'aiuto per stare davanti, preferisco vincere in pista e non perché qualcuno mi fa passare. Comunque è una decisione che non spetta a me. Io ho spiegato qual è la mia posizione, poi se decideranno diversamente non dipende da me. Io cercherò di essere forte, di vincere e di stare davanti. Questo è il mio obiettivo, come lo è stato a Misano e ad Aragon", ha detto Pecco, lasciando intendere che se deve diventare campione del mondo, vuole farlo con le sue forze.

Tra le altre cose, è vero che Bastianini è lontano nel Mondiale, ma matematicamente non è ancora tagliato fuori, quindi questo potrebbe aggiungere ulteriore pepe: "Penso che Enea sia uno dei ragazzi con più talento sulla griglia, quindi sicuramente cercherà di lottare per la vittoria ancora una volta e di andare a podio nel campionato. Dunque, anche noi dovremo lottare sempre per la vittoria. Certo, con 48 punti da Fabio, 38 da me, è un po' lontano. Ma così come io ho recuperato molti punti nelle ultime gare, potrebbe succedere anche a lui".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

La MotoGP non corre a Motegi dal 2019 e da allora sono cambiate molto sia le moto che le gomme. Tuttavia, le caratteristiche del tracciato giapponese sembrano essere particolarmente favorevoli a quelle della Desmosedici GP. Secondo il vice-campione del mondo, però, non bisogna fare l'errore di sottovalutare Quartararo e il suo talento.

"Sono molto felice, perché il Giappone è uno dei miei posti preferiti e questo è uno dei miei tracciati preferiti, proprio per il suo layout. Chiaramente oggi le condizioni sono molto diverse rispetto al 2019, quando ero un rookie ed avevo le mie difficoltà sulla moto. Credo che il weekend possa andare bene, perché effettivamente il tracciato si adatta molto bene alla nostra moto. Pensando alle staccate di questa pista, credo che potremo essere competitivi".

"La Ducati è la moto da battere di solito, perché credo che sia la più completa. Il tracciato sicuramente è favorevole per noi, però di fatto abbiamo visto che in Austria la nostra moto era la migliore, ma Fabio è riuscito ad essere più veloce di noi, quindi bisognerà prendere le decisioni giuste a seconda di quelle che saranno le condizioni", ha aggiunto.

Il meteo infatti potrebbe rappresentare un'incognita, perché le previsioni al momento non sono troppo chiare, anche se il rischio della pioggia al momento appare abbastanza concreto. E le ultime uscite sul bagnato non sono state particolarmente brillanti per Pecco.

"Non sto pensando troppo al campionato, perché cinque gare sono tante, quindi può ancora cambiare tutto. Voglio cercare di fare il mio lavoro come sempre, cercando di essere competitivo. E' vero che sul bagnato non sono il più veloce: per esempio, in Indonesia, ho avuto delle difficoltà ed ho chiuso 15°. Cercherò di girare tanto sul bagnato se dovesse esserci la pioggia, proprio per capire come si comporterà la moto in quelle condizioni".

Un'altra novità rispetto a tre anni fa è la presenza degli abbassatori posteriori praticamente su tutte le moto. La Ducati, pioniera nel settore, stava facendo i primi esperimenti proprio in quel periodo, ma Bagnaia non aveva avuto modo di provarlo allora. Però su questa pista potrebbe essere un grande aiuto.

"Nel 2019 in realtà stavamo già facendo dei test, anche se Miller è l'unico che lo aveva già utilizzato. Penso che su piste come questa, ad Austin, in Austria, possa fare una bella differenza. Forse a Motegi più che altrove, però vediamo, perché potrebbe anche creare qualche difficoltà in termini di frenata".

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