Austin, Warm Up: Marquez detta ancora legge
La sessione però non è stata particolarmente utile, perché la pista andava via via asciugando
Quello di oggi ad Austin rischia di essere un warm-up non particolarmente utile. I piloti della MotoGp (come quelli delle classi minori), che sono scesi in pista con circa 30 minuti di ritardo rispetto al programma iniziale, a causa delle nebbia che si era posata sul tracciato texano, si sono infatti confrontati con un asfalto che andava via via asciugando.
Dunque, i tempi sono stati piuttosto alti. Ma non è tutto, perché sopra al Circuit of the Americas si sono addensate le nuvole, quindi c'è il rischio concreto che alla fine la corsa si possa disputare sotto alla pioggia.
Quasi tutti hanno quindi usato i venti minuti a disposizione soprattutto per fare pratica con il cambio moto, nel caso in cui ci dovesse essere un "flag to flag". Inoltre hanno sfruttato la sessione anche per rodare le gomme da bagnato per lo stesso motivo.
Alla fine comunque c'è anche chi ha cercato la prestazione ed è il caso per esempio di Marc Marquez, che ancora una volta si è confermato il più veloce con un alto 2'05"905. Alle sue spalle, staccata di 332 millesimi, c'è l'altra Honda di Cal Crutchlow, mentre gli altri big sono tutti più indietro.
Basta pensare che le due Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono rispettivamente in ottava e decima posizione e che le due Ducati sono rimaste addirittura fuori dalla top ten con dei distacchi davvero pesanti.
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