Marquez: "Con il telaio vecchio posso rischiare di più"
Il campione del mondo ammette di preferire in gara il telaio 2014, mentre per le Qualifiche quello 2015
Marc Marquez è stato tra i sei piloti presenti alla consueta conferenza stampa che apre il fine settimana di gara della MotoGP e quanto affermato dal campione del mondo in carica è senza dubbio tra i concetti più rilevanti espressi in questi giorni in vista del Gran Premio d'Olanda, che si correrà ad Assen.
Il pilota iberico è reduce da due cadute consecutive, in cui ha mostrato tutte le sue difficoltà in questa prima parte della stagione 2015 dopo due stagioni dominate in lungo e in largo in sella alla sua Honda RC213V numero 93.
Sin dalle prime uscite con la moto 2015 - in seguito alla scelta compiuta nei test invernali proprio riguardo le diverse versioni portate dalla casa nipponica - Marquez ha palesato importanti problemi di guidabilità. Il telaio 2015 risulta infatti molto efficace per quanto riguarda l'attacco al cronometro, ovvero in Qualifica, mentre in gara va gestito con grande attenzione, perché al primo errore non perdona.
Nel corso della conferenza di oggi pomeriggio, Marquez ha ammesso infatti di prediligere il telaio versione 2014, magari meno performante rispetto a quello nuovo, ma che permette allo spagnolo di prendersi più rischi e non finire puntualmente a terra alla prima sbavatura della gara.
"Ho provato il telaio 2014 dopo il Gran Premio di Catalogna e lo proverò anche qui perché mi sono trovato bene. Il telaio 2014, con cui inizieremo questo fine settimana olandese, è abbastanza simile a quello che utilizziamo quest'anno, ma mi permetteva di prendermi più rischi e di commettere più errori senza finire a terra come invece accade con quello 2015, che invece mi permette di essere veloce in Qualifica, sul giro secco, ma in gara mi perdona molto meno. Inoltre, con quello di questa stagione, riesco a essere molto meno continuo".
Sei dispiaciuto di essere caduto nel Gran Premio di casa, in Catalogna?
"Sì, al Montmelò sono caduto ma in gara ero più vicino alla Yamaha. Dobbiamo continuare a lavorare soprattutto sulla costanza di gara. Ci stiamo avvicinando a Valentino e Jorge".
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