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Dottor Costa: "Caro Valentino, sei stato perdonato..."

Lo storico medico della MotoGp scrive una lettera aperta a Rossi: anche per lui il vincitore morale è Marquez

Sono passate più di 24 ore, ma non si placano ancora le discussioni relative all'epilogo della gara di Assen della MotoGp, decisa dal contatto ormai notissimo tra Marc Marquez e Valentino Rossi, che ha portato al taglio nella via di fuga della chicane del "Dottore", che si è involato così verso la vittoria.

In molti si potrebbe dire che sono saliti sul carro del vincitore, dicendo che la manovra del pesarese era assolutamente lecita, visto che è arrivata dopo un tocco del rivale della Honda. Tra le persone molto note al mondo della MotoGp c'è anche però chi ha deciso di prendere le parti di "El Cabronsito": è questo il caso del Dottor Claudio Costa, che tramite il suo blog ha indirizzato una lettera aperta al nove volte iridato, complimentandosi con lui per la vittoria, allineandosi però al pensiero di Marc, che ieri si era eletto vincitore morale della corsa.

Di seguito, ve la riproponiamo integralmente:

Caro Valentino,

in Olanda sei stato strepitoso, vincendo su Marquez. Lui lo è stato altrettanto: lo definirei quasi fiabesco in quell'ultimo giro, in cui ha saputo rifarsi sotto e tentare il sorpasso. È stato il tentativo che tutti ci aspettavamo, nell’ultima curva dell’ultimo giro: una manovra impossibile, che nel cuore di Marquez lo avrebbe portato a vincere la gara. Il fatto, indiscutibile, che nessun provvedimento disciplinare sia stato inflitto al pilota spagnolo, ti ha reso, caro Vale, responsabile del taglio della chicane. Sei stato perdonato, e di fronte al perdono io mi inchino. Questo perdono ha fatto dire, pacatamente ma con convinzione, a Marquez a fine corsa: Io sono il vincitore morale. E io, nessuno me ne voglia, sono d'accordo con lui.

Per questo umano motivo mi sarebbe piaciuto che all’arrivo tu abracciassi il tuo rivale come in una festa di fanciulli che vive di birichinate, e lo elogiassi, invece di dichiarare, sarcastico: “Io non ci dovevo essere, all'ultima curva, per Marc, dovevo sparire come in una Play Station”.

No, Vale, ci dovevi essere per affrontare la lotta, perché a ruoli invertiti avresti fatto la medesima cosa. Stanne certo e spera che gli dei che ti hanno liberato dalle corde dove ti aveva costretto Marc, regalandoti la geografia favorevole della curva che hai, con arguzia, tagliato, nelle prossime gare non siano in vacanza. Tutti sanno che gli dei non pagano solo il sabato, e che l'unico sabato del motomondiale è quello dell'Olanda.

Condivido l'ebbrezza della tua meritata vittoria e ti prego di non dire mai più di volere sparire, anche se solo per scherzo. Nessuno lo sopporterebbe. Perché le leggenda del motociclismo è fatta con le pagine dell’ultima curva di Assen 2015.

Tuo, Claudio Costa

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