Lorenzo in crisi: "Non me la sono sentita di rischiare"
Dopo il 13esimo posto Jorge non cerca scuse: "La moto era perfetta, la colpa è stata solo mia"
Vedere Jorge Lorenzo 13esimo nella classifica finale del Gp d'Olanda fa un certo effetto. Chi non ha visto la gara, potrebbe anche pensare che abbia avuto un problema tecnico o che abbia commesso qualche errore, ma la cruda verità è che semplicemente oggi il pilota Yamaha non è stato all'altezza della sua fama: per sua stessa ammissione, le condizioni miste dell'asfalto non gli hanno dato la fiducia necessaria per spingere al massimo.
"Oggi devo accettare il fatto che la colpa è stata mia. La moto era perfetta e sono io che non riuscivo a guidare come avrei voluto. Dopo l'incidente dell'anno scorso non volevo cadere un'altra volta in queste condizioni particolari, difficili e pericolose. Non me la sono sentita di rischiare e quando non rischi in questa categoria vai lento ed il risultato è questo" ha detto il maiorchino.
Il confronto con l'impresa di un anno fa proprio ad Assen, dove giunse quinto a due giorni dalla frattura di una clavicola, è inevitabile: "La strategia è stata perfetta, perché siamo partiti con le stesse gomme del vincitore. Come ho già detto, anche quando c'erano quelle poche gocce di pioggia ero molto lento, non volevo cadere e non volevo rischiare. E' stata colpa mia, punto. Se l'anno scorso sono stato molto bravo a stare con i primi con la clavicola appena rotta, quest'anno è stato il contrario. Non avevo fiducia, non sono in lotta per il campionato ed allora non serve a niente rischiare tanto in queste condizioni".
L'unica cosa da fare in questo caso è voltare pagina ed iniziare a pensare alla Germania: "Spero che al Sachsenring ci sia asciutto, perché credo che ora sull'asciutto abbiamo raggiunto un buon livello di competitività. Anche sul bagnato poi sono convinto che possiamo andare forte. E' in queste condizioni miste che sicuramente devo ritrovare il coraggio di fare di più".
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