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Argentina, Libere 3: Marquez e Crutchlow, 1-2 Honda

Terza resiste la Suzuki di Espargaro davanti alle due Ducati ed alle due Yamaha. Fuori dalla Q2 i due Tech 3

Dopo un venerdì di assoluto dominio della Suzuki, nella terza sessione di prove libere del Gp d'Argentina le Honda sono tornate a fare la voce grossa. Come sempre, questo turno si è trasformato in un vero e proprio "time attack" nei minuti conclusivi, visto che in palio c'è l'accesso diretto alla Q2, regalando un finale davvero emozionante.

Alla fine c'è stata la zampata di Marc Marquez, che con la gomma dura, quindi la più morbida a disposizione delle Factory, ha messo a segno un crono di 1'38"602, precedendo di soli 56 millesimi l'altra RC213V con i colori LCR affidata a Cal Crutchlow.

Nonostante non sia riuscito a ritoccare il suo crono, Aleix Espargaro ha mantenuto la sua Suzuki GSX-RR al terzo posto nella classifica cumulativa, staccata di 174 millesimi da Marquez. Il dato interessante per la Casa di Hamamatsu però è che le due Ducati GP15 di Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso sono dietro, seppur di poco, a parità di gomma (tutti con la media).

In sesta posizione c'è la Yamaha di un Jorge Lorenzo al quale non è venuto fuori il tempone con la dura. Il maiorchino però ha mostrato un passo invidiabile quando ha montato la extra-hard sulla sua M1, quindi sarà sicuramente uno di quelli da tenere d'occhio domani. Nella sua scia, pochi millesimi più indietro c'è poi la moto gemella di Valentino Rossi.

Il quadro dei dieci che hanno accesso diretto alla Q2 si completa poi con la Ducati di Danilo Petrucci, l'altra Suzuki di Maverick Vinales e la Honda di Scott Redding, che ha beffato per soli 14 millesimi Pol Espargaro. Sono entrambe escluse, dunque, le Yamaha Tech 3, che dovranno giocarsi la Q1 con la Ducati di Yonny Hernandez.

Tra le "Open" va segnalata la bellissima prestazione di Eugene Laverty, che con la sua Honda aveva addirittura sfiorato l'accesso alla Q2, chiudendo 12esimo a 50 millesimi da Redding. In coda poi è importante anche che Marco Melandri sia riuscito a ridurre il distacco della sua Aprilia RS-GP a meno di due secondi dalla vetta, anche se Alvaro Bautista resta più veloce di lui.

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