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Lorenzo: "Non c'era niente da fare con le Honda"

Il maiorchino della Yamaha però ritrova fiducia in Argentina riassaporando il gusto del podio

Lorenzo:
Il terzo posto non sarà sicuramente un risultato esaltante per un quattro volte campione del mondo (2 li ha conquistati in 250), ma intanto ha permesso a Jorge Lorenzo di ritornare a respirare le zone alte della classifica dopo un avvio di stagione davvero da dimenticare. Il maiorchino della Yamaha ha anche comandato il Gp d'Argentina per oltre metà della corsa, ma poi le due Honda di Marc Marquez e Dani Pedrosa sono state troppo forti per lui, costringendolo alla resa. La sua idea comunque è che questo deve essere un punto di ripartenza: "Non mi aspettavo di poter stare tanto tempo in prima posizione, perché pensavo che Marquez sarebbe andato via fin dall'inizio. Non è stato così, ma quando ha deciso di cambiare passo non c'è stato più niente da fare. Dopo ho dato tutto quello che avevo per mantenere anche la seconda posizione, ma anche Pedrosa alla fine era velocissimo e purtroppo non è stato possibile rimanergli davanti". Dopo questa buona prova, Jorge si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di chi lo aveva criticato tanto dopo Austin: "Dopo gli errori delle prime due gare c'era tanta gente che mi attaccava, dicendo che non ero più il pilota di una volta. E' vero che ho fatto degli errori pesanti, ma oggi ho dimostrato che sono ancora lì e che sono in grado di lottare lì davanti. E' difficile pensare in maniera positiva quando le cose non vanno bene, ma non stiamo vivendo un momento positivo sia io che la moto e nonostante tutto oggi eravamo vicini, quindi sono convinto che sapremo approfittarne quando arriverà il nostro momento". In Giappone stanno lavorando molto per rendere la sua M1 più competitiva, ma lo spagnolo crede di dover migliorare anche lui, soprattutto dal punto di vista fisico: "Prima devo migliorare io, che non sono ancora al 100% fisicamente e quindi nel finale della gara avevo abbastanza dolore alle braccia. Per quanto riguarda la moto, avendo i motori contingentati, non si può fare molto da quel punto di vista, quindi dobbiamo provare a lavorare sull'elettronica e sul motore e in Giappone si stanno dando molto da fare. Sicuramente ci proveremo fino alla fine del campionato".

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