MotoGP | Aprilia apre ad un team satellite nel 2023
Aprilia non ha escluso la possibilità di creare un team satellite per la prossima stagione, a condizione che l'offerta che riceverà permetta al suo progetto MotoGP di continuare a crescere come ha fatto negli ultimi due anni.
Foto di: MotoGP
Massimo Rivola, amministratore delegato del reparto corse del marchio di Noale, ha dichiarato a Motorsport.com: "Se riceviamo offerte interessanti che possono far crescere il progetto, le valuteremo.
Alla vigilia del primo round della stagione sul suolo europeo, questo fine settimana a Portimao, il mercato dei piloti nel Campionato del Mondo MotoGP è in fermento. E possiamo dire che lo stesso vale anche per il mercato delle squadre.
In questo senso, Aprilia non sta chiudendo la porta alla possibilità di assistere un team clienti, una circostanza che lo porterebbe ad aumentare la sua quota di moto sulla griglia, da due a quattro. Tuttavia, una deve succedere qualcosa affinché questo accada, visti gli impegni presi tra le strutture private ed i costruttori.
Il numero di moto sulla griglia non supererà in nessun caso le attuali 24. Così, l'unica possibilità per Aprilia di rendere questa seconda formazione una realtà sarebbe quella di convincere uno dei team indipendenti a cambiare fornitore.
Date le attuali alleanze e contratti in atto, sembra logico che RNF, fino all'anno scorso Sepang Racing Team (SRT), che Razlan Razali ha creato dopo aver improvvisamente perso il sostegno di Petronas e del circuito di Sepang, sarebbe la struttura che avrebbe più possibilità di fare questo passaggio.
Una volta che la porta è stata chiusa da Petronas come main sponsor, Razali si è mosso per garantire le moto per il 2022 alla propria squadra. Ha firmato un nuovo contratto con Yamaha, anche se la Casa di Iwata ha preferito firmare un contratto di un anno (2022), per poi valutare come si evolveranno le cose.
Rivola, allo stesso tempo, ha anche assicurato che la sua intenzione è di rinnovare sia Aleix Espargaro e Maverick Vinales, la sua line-up attuale. Il primo, che in Argentina ha dato alla Casa di Noale la prima vittoria della sua storia nell'era della MotoGP, ha detto quindici giorni fa ad Austin che dopo un iniziale riavvicinamento le posizioni erano "molto distanti", una circostanza che lo aveva lasciato "molto triste".
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