Sembrava avere tutte le carte in regola per fare un grande risultato, ma una caduta avvenuta nelle prime fasi della corsa ha relegato
Andrea Iannone ad un ruolo da comprimario nel
Gp del Qatar di MotoGp. Il pilota della
Ducati entra nella sua seconda stagione nella classe regina ed è deciso a riscattare un'annata d'esordio che è stata davvero complicata. In questo potrebbe essere aiutato anche dai progressi mostrati nel corso dell'inverno dalla sua
Desmosedici.
Il rammarico per aver forse sprecato una grande occasione a
Losail quindi c'è: "
E' stato un vero peccato, sono sinceramente dispiaciuto per la caduta, ma dall’altra parte invece ho fatto un gran weekend: sono stato sempre veloce, costantemente tra i primi. Per quel che riguarda l’accaduto, è sotto gli occhi di tutti il passo con cui ho condotto la mia gara è quello che hanno avuto i primi cinque piloti del gruppo di testa. Sicuramente mi sarei collocato lì" ha detto a
MotoGp.com.
E' chiaro che per un salto del genere sono stati fondamentali i progressi della
GP14: "
Nel comportamento è sicuramente molto diversa, molto piú "amica", una moto piú competitiva rispetto a quello dello scorso anno. Io in primis sono molto contento. Adesso si riesce a spingere a fondo, il limite non è così facile da raggiungere. E anche una volta raggiunto, devi poi esser bravo a spostarlo un passo piú avanti. Quando con la moto ti senti un pó "impiccato", continui a lavorare per trovare quel qualcosa in piú che ti faccia andare oltre. La moto ora si guida con piú facilitá, ma allo stesso tempo riusciamo adesso a mantenere una velocitá di punta con piú costanza e questo per noi è un grande salto in avanti".
E il pilota di Vasto non nasconde le sue grandi ambizioni: "
Fisicamente sono ok, sulla moto mi trovo bene e anche psicologimante sono a posto: sereno e contento grazie allo step che abbiamo fatto, spero si possa continuare a migliorare ulteriormente nel corso di questa stagione. Voglio tornare a lottare con Marc Marquez: in Moto2 abbiamo vissuto delle grandi sfide, avuto delle grandi battaglie che hanno dato vita a delle belle gare, mi manca questa lotta".
Sul suo potenziale in vista della prossima gara, ad
Austin, però non si sbilancia: "
E' un circuito molto bello, ma non è assolutamente facile. Lì ci sono quei rettilinei molto lunghi dove noi potremo trarre dei vantaggi. Ma non basta avere solo una moto veloce; bisogna riuscire a guidarla bene, ad esser incisivi anche nelle curve e in tutte le parti della pista. In Qatar e in Malesia non siamo andati affatto male, ma dobbiamo capire dove ci troviamo: forse in alcuni tracciati ci sará da soffrire. Non so cosa aspettarmi da Austin; guardiamo avanti, gara dopo gara. Io e la mia squadra vogliamo arrivare quanto piú avanti possibile. Questo è certo".
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