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Dovizioso ci crede: "Partiremo più forti di sempre"

Il forlivese vede Honda e Yamaha ancora favorite, ma crede che la Ducati possa fare l'ultimo passo con la GP15

Dovizioso ci crede:

La GP15 si vedrà solamente in febbraio a Sepang, ma l'ultimo test dell'anno ha portato grande ottimismo in casa Ducati. Prima che la pioggia arrivasse a rovinare i piani a Jerez de la Frontera, Andrea Dovizioso ha girato in 1'38"9, un tempo più basso di oltre due secondi rispetto ai riferimenti che fece segnare nella gara di quest'anno, migliore anche dei tempi in gara di Marc Marquez.

Se si considera che sulla moto erano già presenti alcune soluzioni che ci saranno sulla GP15, soprattutto a livello di elettronica, la strada intrapresa sembra essere quella giusta. "Dovipower" però non vuole fare proclami: "Né io né la Ducati eravamo mai andati così forte a Jerez. La prendo come soddisfazione personale, ma non dobbiamo dare troppa importanza al campionato d'inverno. Ci siamo già scottati in passato, fare i fenomeni serve quando ci sono anche gli altri" ha detto alla Gazzetta dello Sport.

Lo step però non è tanto relativo al tempo in sé, quando alla costanza sul passo: "La prestazione dei test è frutto dei miglioramenti introdotti da metà campionato. Parliamo di dettagli, che però possono cambiare radicalmente il risultato. L'aspetto più soddisfacente è che a Jerez ho girato forte e costante anche con gomme usate. Sono arrivato a certi livelli con facilità e questo conta di più del giro secco, che già ci è riuscito su più piste quest'anno".

Quando poi gli è stato chiesto quanto manca per riportare la Rossa al successo, che manca ormai dal 2010, il forlivese ha risposto: "Ci siamo avvicinati molto a Honda e Yamaha, manca l'ultimo passo, il più duro. Ma sappiamo dove mettere le mani, non brancoliamo nel buio e, siccome in MotoGp il livello oggi è altissimo, è già qualcosa. Il progetto nuovo va nella direzione presa con la GP14.2. A febbraio vedremo se abbiamo colmato le lacune".

Sulle sue aspettative per il 2015, Andrea infatti non si nasconde: "Partiremo più forti di sempre, ma non faccio proclami. Lascio che parli la pista. Non facciamo una rivoluzione, Honda e Yamaha ripartono con più certezze, ma sono fiducioso".

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