MotoGP | Aleix: "Mi sto divertendo e Fabio si diverte più di Pecco"
Aleix Espargaro ha ottenuto il quarto tempo al termine della prima giornata del Gran Premio del Giappone, alle spalle di Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, con i quali è in lotta il Mondiale.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Jack Miller ha condotto la prima ed unica sessione di prove libere del venerdì del Gran Premio del Giappone (1'45"509), con i tre contendenti al titolo separati da appena 40 millesimi di secondo. Una chiara indicazione di quanto siano equilibrati i valori in questa stagione.
Un equilibrio sorprendente in una sessione di prove atipica, più lunga del solito e svoltasi alle tre del pomeriggio ora locale, uno scenario forzato dalle circostanze e che non è piaciuto a tutti i partecipanti.
"Non mi è piaciuto, non c'era tempo per lavorare con gli ingegneri tra una sessione di prove e l'altra, come facciamo di solito il venerdì. Per noi, ad esempio, che non abbiamo un test team in Giappone, è stato molto difficile. Nelle prime due uscite in pista la moto non funzionava, l'elettronica e il controllo di trazione non erano ben regolati ed abbiamo perso molto tempo. È sempre bello avere due sessioni e uno spazio per lavorare con gli ingegneri", ha detto Aleix Espargaro alla fine della giornata.
Nonostante la situazione atipica, la parità tra i piloti è stata quasi millimetrica: tre decimi di secondo tra il primo e l'undicesimo, Johann Zarco.
"Un 1'44"5 è un tempo molto veloce per questa pista: per darvi un'idea, fino ad oggi il mio miglior giro qui con l'Aprilia era un 1'45"7, ed oggi abbiamo fatto 44"5, quindi girare così veloce e così vicino è un'ulteriore prova del livello di difficoltà che esiste oggi in MotoGP".
Sulla vicinanza con Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, ha aggiunto: "Siamo tutti insieme. È strano che su un circuito così diverso, dopo tre anni, con moto così diverse, abbiamo fatto dei tempi così simili. E' incredibile. Saremo tutti molto vicini".
In vista di sabato, ci si aspetta una giornata tutta all'insegna della pista bagnata.
"Per Bastianini è uno svantaggio, perché è fuori dalla top ten", ha detto Aleix in riferimento al 14° tempo odierno di Enea. "Non so se sia meglio o peggio per il resto di noi. Le gomme qui hanno un degrado maggiore rispetto a Misano o Aragon e non avremo molte informazioni domenica, quando dovrebbe esserci la pista asciutta. Sarà quindi una scelta difficile".
Nonostante la lotta serrata per il titolo, non c'è un vero senso di rivalità o di pressione sui contendenti.
"Mi sto divertendo e vedo che Fabio si diverte molto, forse più di Pecco. Vedo Fabio quotidianamente, sul volo che ci ha portato qui ci siamo incontrati e abbiamo passato molto tempo a chiacchierare, e lo vedo come un ragazzo che si gode la vita ed è felice. Ma c'è anche molta tensione".
Tuttavia, Aleix si riferisce ad una tensione più a livello sportivo che in termini di rivalità.
"Siamo molto tesi, oggi eravamo vicini alla fine della sessione e a causa di alcune bandiere gialle ero 14° e ho subito pensato che domani avrebbe piovuto, quindi non sarei entrato nella Q2 e si sarebbe complicato il campionato. Questo genera molta tensione".
"Guardate Bastianini, è caduto e se domani dovesse piovere si complicherebbe tutto. Se alla fine dovesse partire da dietro e ci fosse una toccata o altro e cadesse, nessuno se lo ricorderebbe, ma sarebbe stato a causa della FP1. Trovare l'equilibrio tra divertimento e gestione della tensione è difficile".
Di conseguenza, il pilota dell'Aprilia ritiene che partire davanti stia diventando sempre più vitale nella MotoGP, quasi più per evitare problemi che per il solo rischio di dover rimontare.
"È importantissimo partire davanti, ci sono piloti che partono davanti senza ritmo e poi seguono la carota fino a finire le gomme e chiudere quinti o sesti. Altri piloti si qualificano male e poi fanno una grande gara, come Alex Rins domenica, che avrebbe potuto conquistare perfettamente il podio, ma è partito così indietro che non ce l'ha fatta. Partire davanti ti fa risparmiare un sacco di fatica e di lavoro. Oggi la qualifica è molto importante, quasi quanto o più della gara", ha concluso il pilota di Granollers.
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