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MotoGP, Agostini risponde a Lorenzo: “La verità fa male”

Giacomo Agostini e Jorge Lorenzo continuano ad attaccarsi, stavolta è il turno dell’italiano, che non si risparmia ed afferma di aver detto la verità, che evidentemente fa male al cinque volte campione del mondo.

Jorge Lorenzo, Ducati Team, Giacomo Agostini

Jorge Lorenzo, Ducati Team, Giacomo Agostini

Gold and Goose / Motorsport Images

Il botta e risposta tra Giacomo Agostini e Jorge Lorenzo continua senza esclusione di colpi. Il pluricampione italiano aveva affermato che le stagioni in Ducati e in Honda dello spagnolo erano state un fallimento e questo ha suscitato il risentimento del maiorchino, che ha risposto duramente. Non sembra esserci tregua fra i due, che proseguono nella loro lotta a suon di risposte al veleno.

“La verità fa male – così esordisce Agostini ai microfoni di DAZN, in riferimento alla risposta di Jorge Lorenzo sui fallimenti dell’era Ducati e Honda – Non ho bisogno di leccare i piedi a nessuno ed inoltre mi sono sempre complimentato con Lorenzo quando ha fatto grandi cose, quindi mi sento libero di poterlo criticare quando ha fallito”.

Il pilota bergamasco infatti, in una recente intervista con La Gazzetta dello Sport, aveva espresso le sue perplessità sulla sicurezza di Lorenzo, facendo riferimento proprio al biennio Ducati ed al 2019 disastroso con Honda, che lo ha poi portato al ritiro dalle corse. Non si è fatta attendere la risposta stizzita dello spagnolo, che si è scagliato contro il 15 volte campione del mondo affermando che non poteva giudicare, non guidando una moto da cinquanta anni e che non ritiene un fallimento l’esperienza in Ducati.

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Ma Agostini replica: “Mi è sempre piaciuto Jorge, per come ha vinto, per come ha guidato e per come ha gestito le gare. Ho sempre espresso giudizi molto positivi su di lui, a tal punto che parte del box Yamaha se segue Valentino Rossi mi guardava male. Purtoppo, e lo dico con grande dispiacere, in Ducati Lorenzo non ha fatto ciò che ci si aspettava da lui”.

Il riferimento all’ingaggio, che tante polemiche aveva suscitato da subito, è inevitabile: “Se assumi un grande manager in un’azienda e lo paghi molto, ti aspetti determinati risultati. In Ducati lo hanno lasciato andare. Alla fine è il risultato che conta, è la pagella e quello che c’è scritto sopra. È un grande campione, lo hanno pagato una fortuna e quante gare ha vinto in due anni? Tre. Ed è poco. Può essere stato un fallimento al 70% e non al 100%, ma resta comunque un fallimento”.

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Sulla questione, si è espresso anche Chicho Lorenzo, padre dell’ormai ex pilota ed attuale collaudatore Yamaha: “Lasciare Yamaha all’epoca è stata una scelta coraggiosa. Ma Jorge con la Ducati ha vinto nuovamente ed è tornato ad avere un livello impressionante, fino a giocarsela con Marc Márquez”.

Sul ritiro e sul probabile ritorno alle gare afferma: “Nessuno si ritira quando si diverte e sta raggiungendo i propri obiettivi. Ti ritiri quando gli aspetti negativi pesano di più di quelli positivi. Ti liberi dalla pressione, ma rimane un vuoto enorme, così inizia a valutare l’opzione di diventare collaudatore. Tornerà a correre? C’è questa possibilità, ma spero che alla fine non lo farà. Gli resta la spina di Honda ed in qualche modo gli piacerebbe toglierla per poter dire che è ancora in grado di vincere”.

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