Prosegue la striscia di pole position di
Marc Marquez: il pilota della
Honda ha messo tutti in fila anche nelle qualifiche del
Mugello, ottenendo così la sua sesta partenza al palo stagionale, che è anche la settima consecutiva contando anche quella del 2013 a Valencia.
Questa volta, tra le altre cose, il leader del Mondiale non ha dato neppure la sensazione di aver tirato fuori tutto il suo potenziale. Il suo 1'47"270 è infatti venuto fuori nei primi minuti, poi
"El Cabronsito" forse ha badato più a controllare quello che combinavano i suoi avversari puttosto che limare il suo riferimento, che comunque è arrivato a poco più di un decimo dal best lap del saliscendi toscano.
Se la pole di
Marquez è un qualcosa che ormai rasenta la scontatezza, la grande sorpresa di queste qualifiche è stato
Andrea Iannone, che per la prima volta nella sua carriera è andato a conquistarsi un posto in prima fila, piazzando la sua
Ducati a soli 180 millesimi dal battistrada. Una grende prestazione sulla pista di casa della Rossa, dove aveva già vinto due volte in Moto2.
Jorge Lorenzo poi va a completare una prima fila che vede la presenza di una moto di ogni costruttore. Il maiorchino della
Yamaha ha dato anche la sensazione di poter scalzare Iannone dal secondo posto in un paio di occasioni, ma poi ha sempre perso terreno nella parte conclusiva della pista. E' andata malissimo invece per il suo compagno di squadra
Valentino Rossi: dopo quanto di buono mostrato nelle libere, il
"Dottore" ha chiuso solamente decimo, ma paga anche una qualifica serratissima. Pur avendo pagato solo mezzo secondo, scatterà infatti dalla quarta fila.
Tornando a parlare delle posizioni di vertice, comandare entrambe le sessioni di libere di oggi non è bastato a
Dani Pedrosa per guadagnarsi la prima fila. Il pilota della
Honda ha chiuso quarto, alle spalle di
Jorge Lorenzo per appena 71 millesimi. Peccato poi per
Pol Espargaro, che non ha potuto sfruttare il suo secondo run, cadendo all'Arrabbiata proprio nel suo giro di uscita. Il campione in carica della
Moto2 comunque è quinto, davanti all'altra
Ducati di un Cal Crutchlow finalmente competitivo.
Oltre a
Valentino Rossi, ha un po' deluso anche
Andrea Dovizioso, che è stato solamente il terzo tra i piloti Ducati, chiudendo in ottava posizione. Va detto però che
"Dovipower" ha pagato solo un decimo nel confronto con
Crutchlow e che è rimasto dietro a
Bradley Smith per un nulla. Tra la sua
GP14 e la
M1 di Rossi poi si andrà a schierare la
Honda di Stefan Bradl.
Il quadro delle prime quattro file si completa poi con
Alvaro Bautista ed Aleix Espargaro, che si sono guadagnati la Q2 con la tagliola della Q1. Eliminati per un soffio invece
Yonny Hernandez, Scott Redding e Michele Pirro. In coda al gruppo
Michel Fabrizio, al debutto sulla
ART-Aprilia al posto dell'infortunato
Danilo Petrucci. Assente, infine,
Nicky Hayden che ha preferito fermarsi in vista di un intervento chirurgico al polso destro fissato per martedì.
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