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MotoGP 2010, Qatar: una vittoria che vale doppio

Parte bene il campionato del tavulliano. Qualche neo, però, c'è...

E' stata una domenica da incroniciare per Valentino Rossi, non tanto per la vittoria in sé stessa, ma per il significato che questa impresa ha in relazione al fatto che si tratta della prima corsa dell'anno oltre che della pista su cui l'accoppiata Stoner-Ducati non avevano mai perso. Una vittoria che vale cento punti in termini di morale e 25 tondi tondi in campionato, anche se alcuni "problemini" nella notte di ieri si sono evidenziati. Il primo, che fortunatamente deve ancora trovare conferma in altre piste, è il fatto che senza la caduta di Stoner il passo sul giro in prova ed in gara è insostenibile. Il secondo riguarda la potenza del motore in relazione anche ai consumi riscontrati: Valentino è stato l'unico a non riuscire a chiudere il giro d'onore e, nonostante le battute sulla macchina da corsa perfetta secondo Enzo Ferrari, è preoccupante il fatto che a questo non corrisponda una prestazione assoluta al vertice, non solo in termini di picco velocistico (Rossi ha ottenuto la v.max. più bassa, anche per via dell'assenza di scie) ma anche di accelerazione fuori dalle curve. C'era comunque da aspettarserlo: dopo le clamorose rotture del 2006 e del 2007 i tecnici Yamaha sono sin troppo "conservativi", soprattutto a fronte di cambi regolamentari drastici come quelli di quest'anno - che impongono ai piloti di usare un massimo di 6 motori per tutta la stagione -, ma rimane il fatto che il quattro della M1 possa correre il rischio di doversi autolimitare nel caso in cui vengano rilevati consumi che non permettano di chiudere una corsa. E se questo dovesse avvenire nel bel mezzo di una bagarre non sarebbe davvero il massimo. "Ho fatto una partenza fantastica - ha dichiarato Rossi - ma non ero abbastanza veloce e soffrivo in rettilineo. Ho perso del tempo per passare Pedrosa e a quel punto Stoner era già lontano. In quel momento ho pensato che difficilmente l'avrei preso. Poi, però, lui ha fatto un errore ed è caduto, il che è stata sfortuna per lui, ma fondamentale per noi. Dopo ciò mi aspettavo che sarebbe stato più facile, invece in realtà è stato molto difficile rimanere davanti a Dovizioso, che andava molto forte. Abbiamo fatto una bella battaglia finché non mi sono impegnato al massimo per tre o quattro giri e sono riuscito ad allungare il vantaggio, ma ho sudato parecchio! Non vincevo la prima gara dal 2005 e questi 25 punti in questa fase sono oro. Una doppietta in apertura è un risultato fantastico per il Team, ed è anche bello vincere qui, visto che Doha non è un circuito particolarmente adatto alla nostra moto. Comunque abbiamo lavorato molto bene durante le prove e questa è la ricompensa, quindi grazie a tutti i miei ragazzi. Abbiamo sicuramente ancora del lavoro da fare ma questa è una buona base di partenza. Sono rimasto senza benzina nel giro d'onore: penso di averne usata più del previsto nella fase iniziale perché la moto scivolava molto, ma è stato molto divertente entrare nel Parco Chiuso con uno scooter!" "E' stato un fine settimana molto positivo per noi - ha dichirato Davide Brivio, Team Manager Yamaha box Rossi - non solo perché abbiamo vinto, ma perché abbiamo lavorato sopra i problemi e siamo stati in grado di affermare la bontà della nostra moto. Losail non è la nostra pista e sapevamo che avremmo sofferto un po' in termini di velocità di punta: sicuramente ci lavoreremo, ma vincere qui dimostra che abbiamo un ottimo "pacchetto". Ora lavoreremo per ridurre il gap dai nostri rivali. E' stata una grande notte per Yamaha: tre moto nelle prime cinque posizioni ed un brillante avvio di stagione! Ora ci dirigiamo verso la pista di casa per Yamaha, in Giappone, e vogliamo mantenere il nostro vantaggio."

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