La colorazione da
"Joe il Pompiere" ha portato bene ad
Andrea Iannone, che è andato meritatamente ad imporsi nella gara del
Mugello della classe
Moto2, piegando
Pol Espargaro proprio all'ultimo giro dopo aver ricucito lo strappo che lo spagnolo era riuscito a realizzare ad otto tornate dal termine.
Una vittoria importante anche in ottica campionato, perchè il pilota di Vasto si riporta a 34 punti dal leader
Marc Marquez, salendo al secondo posto alla pari con
Espargaro, la cui prestazione odierna va comunque sottolineata alla luce di una lesione al caviglia destra rimediata nella caduta avvenuta nelle prove libere di ieri.
Iannone lo aveva detto che gli sarebbe piaciuto fare il "pompiere" e spegnere i sogni di gloria dei suoi avversari e ci è riuscito perfettamente: quando
"Polyccio" era riuscito a fare il vuoto alle sue spalle,
Iannone si è messo al comando del gruppetto degli inseguitori, facendogli capire che lui era l'unico in grado di andarlo a riprendere.
E così è stato, perchè a tre giri dalla fine è arrivato ad incollarsi agli scarichi del pilota iberico, trascinando insieme alla sua
Speed Up anche
Thomas Luthi e Bradley Smith infilando una bella serie di giri record. Questi ultimi due poi si sono autoeliminati dalla contesa all'inizio del penultimo passaggio, quando lo svizzero è arrivato lunghissimo alla
San Donato, allargando anche la traiettoria del britannico.
Davanti quindi la lotta per la vittoria si è ristretta ad
Espargaro e Iannone, con l'italiano che ha trovato il sorpasso vincente alla staccata della San Donato all'inizio dell'ultimo giro. Poi
Andrea è stato bravissimo a non concedere al rivale di avvicinarsi troppo e si è immesso sul rettilineo d'arrivo senza lasciargli la minima chance di provare anche solo a sfruttare la scia.
Dietro di loro
Luthi è riuscito ad avere la meglio su
Smith nella volata per il terzo posto, quindi anche lui è riuscito a recuperare qualche punticino su un
Marquez oggi un po' in ombra e solo quinto al traguardo, dopo aver anche rischiato di finire ruote all'aria a pochi giri dalla conclusione.
Seguono poi
Scott Redding ed un sorprendente
Takaami Nakagami, che nelle primissime fasi della corsa aveva dato addirittura la sensazione di poter battagliare per la vittoria.
Chi si deve mangiare le mani invece è
Claudio Corti: il portacolori del
Team Italtrans ha commesso un errore finendo fuori pista nelle prime curve, poi ha dato vita ad una rimonta furibonda che lo ha riportato fino al nono posto, con un ritmo che forse senza quell'errore gli avrebbe consentito di lottare al vertice. Tutti ritirati, infine, gli altri piloti di casa nostra.
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