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Se penso a questi 200 gran premi, da una parte sono contento perché finora ho vissuto una carriera bellissima, ma dall’altra sono triste perché vuol dire che è da tanto che sono qua". Con questa battuta ieri
Valentino Rossi ha commentato il raggiungimento di questo traguardo importante della sua carriera in
MotoGp.
Il weekend di
Jerez è iniziato, infatti, con un
Valentino nuovamente sorridente, che sembra aver messo alle spalle il pesante sfogo del dopo-gara di
Losail, confermando il suo appoggio alla
Ducati e al lavoro che la factory di Borgo Panigale sta facendo per provare a risalire la china.
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Tutti lavorano, abbiamo progetti per i test che faremo e intanto cerchiamo di fare il meglio possibile e dare le indicazioni giuste per essere competitivi. Ma ribadisco che non ho mai pensato di lasciare la Ducati e ci sono zero possibilità che guidi un’altra moto. Se firmi un contratto devi arrivare alla fine dando il massimo" ha spiegato
Rossi.
Il
"Dottore" ha ribadito che in questo momento è fondamentale lavorare sul potente
motore della
GP12: "
Ci serve un motore più dolce. Quello della 1000 è tanto potente, perdiamo in accelerazione perché è dura guidare quando apri il gas e non basta l’elettronica, ci vuole altro a livello meccanico. Preziosi ci lavora, ma con la regola dei sei motori a stagione non è facile".
Con questo però non vuole attaccare l'angolo motore della sua moto: "
Sento dire che servirebbe cambiare l’angolo di inclinazione tra i cilindri, ma non so se è questa la soluzione. In ogni caso per una soluzione così ci vuole tanto tempo perché devi rifare il motore. Invece lavoriamo sulla stesso motore, ma con 2-3 modifiche per avere un’erogazione migliore. Comunque non credo che riusciremo ad avere le novità per i test dell’Estoril".
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