Tra poco più di 48 l'era ducatista di
Valentino Rossi si concluderà definitivamente. Quello di
Valencia, dunque, è il weekend dei saluti per il
"Dottore", che sembra particolarmente impaziente di tornare in sella alla
Yamaha M1 nei test di martedì per capire se anche lui ha risentito di questi due anni durissimi o se può tornare ad essere il campione di un tempo.
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Non so che cosa aspettarmi. Potrei essere peggiorato perché ho due anni in più, ma anche migliorato, perché...La Ducati è una grande scuola" ha detto
Valentino nella conferenza stampa di ieri, anche se la sensazione è che voglia evitare di creare troppe aspettative per questo primo confronto ad armi pari con
Jorge Lorenzo.
Detto questo, il pesarese ci ha tenuto a precisare che con la Casa di Borgo Panigale si lascerà comunque in ottimi rapporti, perchè se da una parte è vero che i risultati sono sicuramente mancati (appena 3 podi in due anni), dall'altro ha spiegato di aver conosciuto gente speciale in
Ducati, alla quale si è molto legato (per esempio Federica De Zottis dovrebbe seguirlo in Yamaha).
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Questa è una gara speciale, perchè anche se sono stati solo 2 anni, è stato bello essere in Ducati, dove ho conosciuto gente speciale. C'è sempre un po' di commozione. Purtroppo non ci sono stati i risultati e il primo ad essere dispiaciuto sono io".
Infine, si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, rivolgendosi a chi in un certo senso ha un po' goduto a vederlo in difficoltà: "
L'unica cosa che non mi è andata giù da parte di chi mi ha attaccato, è l'accusa di non essermi impegnato completamente. Io ci ho sempre provato al massimo".
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