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Rossi preoccupato: non riesce a guidare la Ducati!

I problemi del telaio danneggiano la percorrenza di curva ed alzano i tempi

Nella sua carriera in MotoGp è capitato raramente di vedere Valentino Rossi scuro in volto come ieri, alla fine dei test collettivi della MotoGp a Sepang. Ma la sua preoccupazione è decisamente motivata, visto che in quello che doveva essere il test della riscossa il distacco dai primi è addirittura aumentato. Se ad inizio febbraio il "Dottore" aveva chiuso ad un secondo dalle Honda, questa volta il distacco è arrivato addirittura ad 1"8 nei confronti di un Casey Stoner che comunque è parso imprendibile per quasi tutto il gruppo. Se a tutto questo si aggiunge che ci si è messa pure la febbre a rallentare i lavori di Valentino, che ha dovuto rinunciare alla seconda giornata perchè troppo debilitato, portandogli tempo prezioso per affinare il feeling con la sua Ducati Desmosedici GP11. Un feeling che, ad essere onesti, per ora sembra fare un pò fatica a decollare... "Non ero arrivato qui pensando di poter battere i piloti di Honda e Yamaha, ma certamente pensavo di essere più vicino" ha spiegato Rossi all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. "Ad inizio febbraio avevo chiuso a 1" dal primo, ora sono a 1"8. E anche sul passo sono messo piuttosto male". Se dal punto di vista dell'elettronica si sono visti passi in avanti incoraggianti, da quello telaistico i lavori a Borgo Panigale sembrano ancora essere in alto mare: "L'aspetto positivo è che riusciamo a utilizzare meglio le gomme più dure. Inoltre, per quanto riguarda l'elettronica abbiamo buone idee e possiamo risolvere i problemi in poco tempo. Ma per quanto riguarda il telaio, ovvero la parte meccanica della moto, sinceramente non so cosa dire. Ci abbiamo provato, non ce l'abbiamo fatta". Per questo il miglioramento cronometrico rispetto a tre settimane fa è stato appena di mezzo secondo ed i problemi che attanagliavano la Rossa sono ancora tutti lì ad assillare Rossi ed i suoi colleghi... "Faccio fatica a far girare la moto, non sono veloce a centro curva, non riesco a fare le linee che vorrei e così non posso sfruttare tutta la pista. Ecco perchè il distacco è così alto" ha proseguito. "In staccata sono efficace, ma poi non riesco a curvare bene. Guidare questa moto è molto faticoso, mentre è disarmante la facilità con la quale i piloti Honda riescono a curvare. Per tutto questo, sono piuttosto preoccupato". Per uscire da questa crisi, dunque, si può fare una cosa sola: rimboccarsi le maniche senza guardare agli altri. "Sono sincero: non vengo a raccontare che va tutto bene e abbiamo un secondo nel taschino. In questo momento però non dobbiamo pensare agli altri: bisogna sfruttare il potenziale della GP11 e cercare di migliorarlo".

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