Quella di
Valencia è stata senza ombra di dubbio la più strana tra le gare che hanno caratterizzato la stagione 2012 della
MotoGp, ma si è chiusa con l'ennesima prova di forza di
Dani Pedrosa, che si è reso protagonista di una rimonta magistrale, riuscendo addirittura a doppiare tutti dall'ottava posizione in giù. Lo spagnolo ha regalato il costruttori alla
Honda con il suo settimo sigillo, che lo ha reso anche il pilota con più successi all'attivo quest'anno.
La corsa è iniziata in condizioni strane: le traiettorie erano asciutte, ma fuori dal binario l'asfalto era ancora bagnato. Per questo solo in pochi hanno deciso di rischiare la scelta delle slick, ovvero
Jorge Lorenzo, Katsuyuki Nakasuga, Stefan Bradl e Michele Pirro.
Al termine del giro di ricognizione però questi sono stati imitati anche da
Dani Pedrosa, Cal Crutchlow, Alvaro Bautista e Nicky Hayden, che sono rientrati ai box per prendere la seconda moto, finendo per essere costretti a scattare dalla pit lane.
Il vantaggio di coloro che sono partiti con le rain però è durato davvero per una parentesi brevissima, che però ha concesso anche di vedere una
CRT per la prima volta al comando con
Aleix Espargaro. Dopo appena quattro giri però davanti a tutti c'era già
Jorge Lorenzo, quindi chi non se l'era sentita di rischiare come
Casey Stoner e Valentino Rossi è stato costretto a rientrare ai box per passare alle slick, anche se ormai sembrava tardi.
Quando tutti hanno effettuato il cambio, le posizioni si sono stabilizzate con
Lorenzo in fuga, con alle spalle però un
Dani Pedrosa velocissimo, ma soprattutto un sorprendente
Nakasuga tallonato da
Stefan Bradl e Cal Crutchlow. Nell'arco di un paio di giri poi il tedesco è riuscito a scavalcare il giapponese, ma in altrettanti è finito anche ruote all'aria, rendendogli il terzo posto.
Nel frattempo,
Pedrosa ha iniziato a guadagnare tanto su Lorenzo, riportandosi ad appena 1" dal connazionale, prima di commettere un errore al 12esimo giro, finendo lungo, e dovendo ricominciare la sua rimonta da capo. Una tornata più tardi però è arrivato l'errore più clamoroso, ovvero quello di del campione del mondo in carica, che è finito per essere vittima di un violentissimo high side nel tentativo di doppiare
James Ellison, uscendone fortunatamente incolume, ma vedendo sfumare le sue chance di chiudere il 2012 con una vittoria.
Il rivale della
Honda si è dunque ritrovato al comando con un vantaggio di oltre mezzo minuto nei confronti di
Cal Crutchlow, finito però anche lui ko pochi giri più tardi.
"Camomillo" quindi non ha dovuto fare altro che amministrare il suo vantaggio fino al traguardo, precedendo un sorprendente
Nakasuga, riuscito nell'impresa fallita per tutto l'anno da
Ben Spies di portare la seconda
Yamaha ufficiale sul podio. Davvero tanta roba per un collaudatore 31enne, che però era già stato sesto anche un anno fa a Valencia.
Più indietro invece c'è stata battaglia per il gradino più basso del podio, con
Casey Stoner che è riuscito proprio nel finale a riagganciare
Alvaro Bautista, superandolo a due giri dal termine e avendo modo di chiudere la sua carriera in
MotoGp con un podio, anche se con una prestazione decisamente al di sotto delle aspettative: forse se avesse rischiato le slick prima, anche lui avrebbe potuto lottare per la vittoria.
Oltre a
Nakasuga però la gara di
Valencia ha trovato un altro eroe in
Michele Pirro, capace di portare la sua
FTR-Honda fino ad un quinto posto che vale il miglior risultato di sempre per una
CRT, oltre alla sua prima affermazione in questa classe. Dietro di lui gli ultimi a pieni giri sono
Andrea Dovizioso e Karel Abraham.
Disastroso, infine, il congedo di
Valentino Rossi dalla
Ducati: il
"Dottore" è stato nelle prime posizioni nei primi giri quando la sua
Desmosedici montava le gomme rain, ma poi è precipitato in classifica, chiudendo decimo ad un giro, alle spalle anche delle altre due
CRT di
Danilo Petrucci e James Ellison.
MotoGp - Valencia - Gara
MotoGp - Classifica campionato
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