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Stoner per ora non sente l'emozione del ritiro

L'australiano però avrebbe voluto salutare la MotoGp con una gara migliore di quella di oggi

Il momento è arrivato: da poco più di un'ora Casey Stoner si può considerare un ex pilota a tutti gli effetti. Ad inizio anno aveva annunciato la sua intenzione di appendere il casco al chiodo a fine stagione e ora ci siamo. L'australiano della Honda si congeda dalla MotoGp con due titoli e 38 successi all'attivo (nel Motomondiale sono in tutto 45), ma anche con un piazzamento a podio nella sua ultima gara, che però è stata un po' deludente a causa dello scarso feeling con le condizioni climatiche di oggi a Valencia. Nonostante tutto, Stoner non è parso particolarmente emozionato nell'effettuare le interviste di rito: "Ora non sono troppo emozionato, anche se magari nei prossimi giorni le cose potrebbero cambiare. Per quanto riguarda la mia giornata di oggi, non ho sentito emozioni particolari rispetto a qualsiasi altra gara quando mi sono svegliato questa mattina. Non ho pensato a ciò che farò in futuro, ma solo al lavoro che mi aspettava oggi in pista. Ero teso più che altro per le condizioni della pista e per questo non credo di aver guidato con la mente completamente sgombra. Sono convito però che il lato emotivo del mio ritiro si farà sentire in futuro". Il momento più bello del 2012 rimane la vittoria di due settimane fa nella gara di casa. Il più brutto forse la gara di oggi: "Senza dubbio credo che quello di Phillip Island sia stato il momento migliore dell'anno: una giornata fantastica ed una grande vittoria. Poi siamo arrivati qui e abbiamo trovato queste condizioni climatiche in cui non mi fido ancora a spingere con la mia caviglia malandata. Questo weekend quindi forse rappresenta il momento più negativo, perchè me ne sarei voluto andare meglio. Anche l'incidente di Indianapolis comunque lo è stato sicuramente, perchè credo che in quel momento avevo ancora qualche chance di vincere il campionato. Anche dopo l'infortunio comunque ho dimostrato di poter essere veloce, anche se è un peccato lasciare il campionato senza aver lottato per vincerlo". Nel corso del giro d'onore Casey era parso quasi commosso, ma ci ha tenuto a precisare che le cose non stanno così: "Non esattamente. Mi stavo solo assaporando questo ultimo momento della mia carriera prima di giungere alla fine di essa".

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