Non ci sono stati miglioramenti particolarmente rilevanti nelle ultime tre ore della seconda giornata dei
test collettivi di Sepang della MotoGp, che quindi si è conclusa con la
Yamaha M1 di Jorge Lorenzo accreditata di un tempo di 2'00"282, di poco più lento rispetto a quello ottenuto due settimane fa da
Dani Pedrosa.
Proprio lo spagnolo della
Honda è stato il diretto inseguitore del connazionale, ma si è visto rifilare quasi quattro decimi dal campione del mondo in carica, che ha lavorato duramente anche sulla messa a punto della sua
M1 alla ricerca di quell'accelerazione che continua un po' a latitare nel confronto con la
RC213V, ma soprattutto ha mostrato pure un passo davvero interessante.
Anche se siamo solamente al secondo test del 2013, i due piloti iberici hanno già iniziato a fare un "altro sport" come hanno già fatto praticamente per tutto il 2012. Sono solo due, infatti, gli altri piloti che sono riusciti a scendere sotto al muro del 2'01", anche se distanziati di oltre sei decimi.
Soprende sicuramente vedere in terza posizione
Cal Crutchlow, ancora velocissimo con la M1 2012 che gli è stata messa a disposizione dal
team Tech 3. Il britannico ha preceduto
Marc Marquez, che oggi però non ha dato particolarmente la sensazione di andare a caccia della prestazione, quanto dell'adattamento della
RC213V al suo stile di guida.
Rimane al di sopra del 2'01" invece
Valentino Rossi: il
"Dottore" oggi è tornato ad utilizzare il telaio 2013 della Yamaha ed ha messo insieme oltre 60 giri. Per la prima volta in questa stagione però ha visto incrementarsi sensibilmente il distacco nei confronti del compagno di box, che lo precede di ben 783 millesimi.
Seguono poi le altre due
Honda satellite di
Alvaro Bautista e Stefan Bradl, mentre per trovare la prima delle
Ducati bisogna scorrere la classifica fino all'ottavo posto. Quello di
Nicky Hayden è stato l'unico miglioramento rilevante del pomeriggio: l'americano è saltato davanti ad
Andrea Dovizioso per pochi millesimi, ma le due
Desmosedici ufficiali rimangono ad oltre 1"4 dalla vetta.
La top ten si completa poi con
Bradley Smith, che ha saputo mettere bensei decimi tra sé e la
Ducati di Andrea Iannone. Tra la
GP13 del pilota di Vasto e quella
"laboratorio" di Michele Pirro si è inserita poi la
ART-Aprilia di Aleix Espargaro, migliore tra i piloti in sella alle
CRT, che è riuscito nuovamente ad inserirsi in mezzo alle
MotoGp vere e proprie.
Fa progressi però anche la
FTR-Kawasaki di Hector Barbera, autore del 16esimo tempo assoluto, con la gioia di mettersi dietro la
Ducati di Ben Spies, la cui giornata però è stata tormentata da una caduta senza conseguenze avvenuta in mattinata. Difficile, infine, l'esordio della
PBM-Aprilia: Michael Laverty ha messo insieme appena 19 tornate, chiudendo con un ritardo di 7"4.
MotoGp - Test Collettivi Sepang- Day 2
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