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Test Misano: Marquez chiude davanti alle Yamaha

Le prove di oggi hanno dato una piccola anteprima di 2014, con tante novità in pista

Marc Marquez non ne ha voluto sapere di lasciare che fossero le Yamaha a chiudere davanti a tutti la giornata di test collettivi che si è disputata oggi sul tracciato di Misano. Il leader del Mondiale è parso decisamente a suo agio in sella alla Honda RC213V in versione 2014 ed ha chiuso con ben oltre 70 giri all'attivo ed un crono di 1'33"264. "El Cabronsito" salito in sella alla moto che avrebbe dovuto provare Casey Stoner la scorsa settimana a Motegi se non fosse stato fermato dalla pioggia, quindi dotata di una nuova scocca posteriore e di un nuovo forcellone, e non ha faticato a trovare un buon feeling con essa, pur rendendosi anche protagonista di una scivolata innocua nel pomeriggio. Ha faticato di più Dani Pedrosa, che invece si è dovuto accontentare del sesto tempo ad oltre sei decimi. Alle spalle di Marquez si sono inserite quindi le due Yamaha ufficiali di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Se il maiorchino ha ottenuto il suo crono, più alto di 238 millesimi rispetto a quello di Marc, con la M1 di quest'anno, la nota lieta per i tecnici della Casa di Iwata è stata la prestazione del "Dottore": Valentino ha girato ad un decimo da Jorge con il prototipo 2014. In quarta posizione c'è l'altra M1 di Cal Crutchlow, che ha lavorato per ritrovare il feeling perduto dopo le tante cadute di Silverstone, mentre dietro di lui completa la top five Alvaro Bautista. Lo spagnolo della Honda Gresini ha provato un'evoluzione delle sospensioni Showa, ma anche dei freni Nissin per la sua RC213V. Detto del sesto tempo di Pedrosa, alle sue spalle troviamo l'altra Honda di Stefan Bradl, concentrato sulla messa a punto delle geometrie delle sospensioni. Si sono dati molto da fare anche in casa Ducati, con Andrea Dovizioso, Nicky Hayden ed Andrea Iannone che hanno occupato le posizioni comprese tra l'ottava e la decima. Il romagnolo ha provato un cambio più evoluto, mentre gli altri si sono concentrati soprattutto sui freni. Il collaudatore Michele Pirro invece ha proseguito con lo sviluppo del propulsore 2014. La notivà più importante per la Casa di Borgo Panigale però è senza dubbio segnata dalla presenza in sella alla Desmosedici del Team Pramac di Yonny Hernandez. Il colombiano, che è stato scelto come sostituto dell'infortunato Ben Spies, ha chiuso con il 16esimo tempo, distanziato di 3" dalla vetta. Ma il suo obiettivo per oggi era solo quello di prendere confidenza con la sua nuova moto. In pista si è vista nuovamente anche la Suzuki, che continua la preparazione in attesa del rientro fissato per il 2015. Randy De Puniet ha lavorato soprattutto su alcuni update di motore, verificando ancora anche il telaio deliberato in agosto a Motegi, chiudendo 13esimo ad 1"8. Per il francese e per il collaudatore Aoki i test proseguiranno ancora fino a mercoledì. Per quanto riguarda le CRT, a svettare è stata la FTR-Kawasaki di Hiroshi Aoyama ed è proprio questa la moto che aveva attirato le attenzioni più grosse, visto che il giapponese ed il compagno di squadra Hector Barbera hanno avuto modo di provare un nuovo propulsore dotato di valvole pneumatiche. Da segnalare anche la presenza in pista del rookie Michele Magnoni, vecchia conoscenza del CIV che è stato convocato dalla Iodaracing Project per valutare un possibile impegno futuro. L'italiano però ha faticato un po' a prendere confidenza con la Suter-BMW CRT, chiudendo ultimo a 3"4 dal compagno di squadra Danilo Petrucci.

MotoGp - Misano - Test Collettivi

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