Nonostante la pioggia abbia rovinato la prima parte della giornata conclusiva dei
test collettivi di Jerez de la Frontera della MotoGp, nel finale le traiettorie del tracciato andaluso hanno iniziato ad asciugarsi dando vita ad un'ultima ora che è sembrata quasi una sessione di qualifica, nella quale si è arrivati anche a battere di un soffio i riferimenti di ieri.
Il miglior tempo lo ha realizzato
Cal Crutchlow, che con la sua
Yamaha M1 in versione 2012 ha girato in 1'39"511, limando quindi 14 millesimi al tempo che aveva piazzato ieri
Valentino Rossi. Anche oggi comunque sono arrivate risposte importanti dal
"Dottore", che ha piazzato la sua
M1 ufficiale in seconda posizione, chiudendo con un gap di un paio di decimi dal britannico e provando come previsto alcune modifiche al telaio.
In crescita anche
Stefan Bradl, sceso pure lui sotto al muro dell'1'40" con la sua
Honda del Team LCR e capace di mettersi dietro la
RC213V ufficiale di Marc Marquez, che invece si è dovuto accontentare del quinto tempo: su questa pista
"El Cabronsito" ha dato effettivamente la sensazione di essere un po' più in difficoltà rispetto ai test precedenti, faticando a trovare il giusto grip al posteriore.
Tra le uniche due
Honda in pista si è inserito il campione del mondo in carica
Jorge Lorenzo, rimasto al comando fino a pochi minuti dalla fine, prima di scivolare indietro aprendo la schiera dei piloti rimasti al di sopra della barriera dell'1'40". Il maiorchino però continua a sembrare il punto di riferimento di tutti per quanto riguarda il passo di gara.
Arrivano delle conferme importanti anche in casa
Ducati, con
Andrea Iannone e Nicky Hayden (abbastanza attivo anche sotto alla pioggia) che occupano la sesta e la settima posizione, copiano praticamente il tempo che era stato realizzato ieri da
Andrea Dovizioso. Un bel colpo per il rookie di Vasto, che si è issato davanti alle due Desmosedici del factory team, dimostrando un costante adattamento alla nuova realtà. Il romagnolo invece oggi è stato leggermente più lento, chiudendo due decimi più indietro in ottava posizione, giusto davanti al collaudatore
Michele Pirro.
Tra le
CRT sono tornate a fare la voce grossa le due
ART-Aprilia del Team Aspar, con
Randy De Puniet che è riuscito ad issarsi addirittura fino alla decima posizione, pagando un passivo di appena 1"4. Bene anche
Aleix Espargaro, tre decimi più lento in 12esima piazza. Non si può non sottolineare però la prova di
Claudio Corti, che è arrivato non troppo lontano dallo spagnolo con la sua
FTR-Kawasaki del Forward Racing.
Come detto, sono solamente due le
Honda che hanno preso la via della pista:
Dani Pedrosa ha lasciato l'autodromo intorno alle 11:30, dicendosi soddisfatto del lavoro svolto nei giorni scorsi, ma anche un pizzico preoccupato del riacutizzarsi del dolore al collo che lo aveva già fermato ad
Austin.
Dopo essersi sottoposto ad alcuni trattamenti in
Clinica Mobile, anche
Alvaro Bautista ha preferito non correre rischi vista la vicinanza della prima gara della stagione. Lo spagnolo del
Team Gresini ieri si era reso protagonista di una caduta spettacolare, provocandosi un trauma contusivo a due dita della mano sinistra e una distorsione al ginocchio destro ed era proprio questa a preoccuparlo oggi. Da segnalare, infine, anche l'assenza, per il momento non giustificata, di
Ben Spies.
MotoGp - Test Collettivi Jerez - Day 3
Top Comments