La pioggia è arrivata nuovamente a bagnare l'asfalto di
Jerez de la Frontera nell'ultima ora e mezza della seconda giornata dei
test collettivi della MotoGp, impedendo di assistere ad importanti miglioramenti e lasciando quindi il quadro delle posizioni praticamente identico a quello che avevamo delineato alle ore 16. Contando però che per oggi era prevista pioggia praticamente per tutto il giorno, team e piloti non si possono proprio lamentare per come è andata.
Si registra quindi la prima zampata di
Valentino Rossi da quanto è tornato a vestire i colori della
Yamaha. Poco dopo le 15 il
"Dottore" è riuscito a piazzare un tempo di 1'39"525, scendendo di pochi millesimi la pole realizzata lo scorso anno da
Jorge Lorenzo. Un riferimento che quindi comincia ad essere interessante. E' importante poi sottolineare anche che con i suoi 48 giri il pesarese è stato uno dei piloti più attivi di oggi, lavorando molto intensamente sulla sua
M1.
Non si può di certo dire però che la battaglia al vertice non sia stata serrata, visto che i primi quattro sono tutti racchiusi nello spazio di appena 105 millesimi. A capitanare il gruppetto degli inseguitori è stato
Lorenzo che, pur essendo attardato di soli 15 millesimi, si è visto superare per la prima volta dal compagno di box in questo 2013.
Molto positiva però anche la giornata di
Cal Crutchlow. La sua
Yamaha è ancora in versione 2012, ma il britannico ormai la conosce come le sue tasche ed è riuscito a spremerla fino ad un ottimo 1'39"574. Un crono che gli ha consentito di mettersi dietro la
Honda RC213V ufficiale di Dani Pedrosa, che è uno dei pochi piloti che sono riusciti a migliorare le loro prestazioni nei primi minuti dopo le 16, ovvero pochi istanti prima che si ripresentasse la pioggia. Dopo essere stato lontano dalle
Yamaha quasi per tutto il giorno, nel finale
"Camomillo" ha quindi colmato il gap.
La grande sorpresa di oggi però è senza dubbio
Andrea Dovizioso: il romagnolo ha portato la
Ducati addirittura nella top five, chiudendo con un tempo di 1'40"322 e limando quindi il gap dalla vetta a soli 797 millesimi. Sia chiaro, parliamo ancora di un distacco pesante, ma sicuramente questo è un segnale incoraggiante per la Casa di Borgo Panigale, che oggi ha trovato conferme anche da
Andrea Iannone, nono e davanti ai più esperti
Nicky Hayden e Ben Spies nonostante una scivolata.
Sfortunato
Alvaro Bautista, che dopo le 15 si è reso protagonista di un incidente che ha costretto anche la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Inizialmente pareva che il pilota del
Team Gresini, comunque sesto a fine giornata, se la fosse cavata senza conseguenze, invece pare che si sia procurato una brutta botta ad un paio di dita della mano sinistra. Domani comunque dovrebbe essere di nuovo della partita.
Un po' in difficoltà è parso invece
Marc Marquez, che ha chiuso con un distacco di oltre 1" dalla vetta, faticando al ritorno su una pista dove invece i suoi avversari hanno già parecchi riferimenti dopo aver dominato ad
Austin. Dietro di lui
Stefan Bradl completa il gruppetto di testa, rendendosi però autore di una caduta senza conseguenze.
Passando alle
CRT, nel finale è arrivata la zampata della
FTR-Kawasaki di Hector Barbera, che si è issata fino all'11esimo posto in 1'41"325, precedendo la
ART-Aprilia di Aleix Espargaro e la
Suter-BMW di Danilo Petrucci. Il dato più interessante però è sicuramente l'importante riduzione del gap di queste moto dalla vetta, favorita probabilmente anche dalla gomma più morbida dedicata che la
Bridgestone realizza da quest'anno.
MotoGp - Test Collettivi Jerez - Day 2
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