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Jerez, Day 2: Hayden a mezzo secondo dalla pole

Le novità sembrano giovare alla Ducati e anche Iannone scende sotto all'1'41". Ancora fermo Dovizioso

Un altro giorno di lavoro a metà per la Ducati a Jerez de la Frontera. Anche oggi, come già accaduto ieri, non è stato il maltempo a rallentare gli uomini di Borgo Panigale, ma il collo di Andrea Dovizioso. Il pilota romagnolo è ancora alle prese con dei fastidiosi dolori ed oggi non è neppure riuscito a scendere in pista. Un peccato visto che sul tracciato spagnolo splendeva il sole e che lui avrebbe davvero bisogno di prendere confidenza con la Desmosedici, dopo aver girato poco nei test collettivi di Valencia a causa del maltempo. Questo però ha anche caricato di una mole importante di lavoro il suo compagno di squadra Nicky Hayden: nonostante una scivolata senza conseguenze avvenuta in mattinata, l'americano ha completato 64 tornate anche oggi, proseguendo nella valutazione due due nuovi telai, del nuovo forcellone e delle novità di elettronica che sono state portate in Spagna. E bisogna dire che oggi anche il cronometro ha iniziato a dare dei segnali piuttosto confortanti, visto che "Kentucky Kid" è riuscito a scendere fino ad un tempo di 1'40"090, lontano di appena mezzo secondo dalla pole position ottenta nel 2012 da Jorge Lorenzo, ma soprattutto migliore di mezzo secondo rispetto al crono che gli era valso il terzo posto in griglia. Una prestazione che la Ducati non aveva mai raggiunto a Jerez. E' vero che in quel weekend le condizioni climatiche non furono ideali, ma le qualifiche si disputarono con pista asciutta nei minuti conclusivi. Inoltre oggi la temperatura era piuttosto bassa e queste sicuramente non erano le condizioni ideali per far rendere al meglio le gomme Bridgestone, che hanno sempre difficoltà ad entrare in temperatura di utilizzo. Prosegue invece il lavoro di adattamento alla nuova realtà di Andrea Iannone, che oggi ha evidenziato degli altri progressi. Il nuovo pilota del Team Pramac ha lavorato soprattutto sulle geometrie della moto, cercando la posizione di guida ideale e a fine giornata si è tolto la soddisfazione di scendere sotto al muro dell'1'41" in 1'40"989, risultando anche il pilota più attivo con i suoi 72 giri. Sulla seconda Desmosedici del Team Pramac è salito ancora Michele Pirro, chiamato a sostituire l'infortunato Ben Spies: il nuovo collaudatore della Ducati ha fermato il cronometro su un tempo di 1'41"265. Come nella giornata di ieri, in pista si sono viste anche le due BQR-Kawasaki CRT dell'Avintia Racing, con entrambi i piloti che sono sembrati piuttosto soddisfatti a fine giornata. Con il suo 1'41"975 Hiroshi Aoyama è stato più veloce di Hector Barbera, che invece si è fermato a 1'42"507. Nella parte conclusiva del pomeriggio lo spagnolo ha anche provato l'altro telaio del team, ovvero quello realizzato dalla Inmotec in misto carbonio/alluminio, con cui Claudio Corti aveva corso a Valencia. Domani andrà in scena la terza ed ultima giornata di prove, nella quale la Ducati spera finalmente di riuscire a fare qualche giro anche con Dovizioso per avere qualche indicazione in più circa lo sviluppo della moto. MOTOGP, Jerez de la Frontera, 29/11/2012 Seconda giornata di test 1. Nicky Hayden - Ducati - 1'40"090 2. Andrea Iannone - Ducati - 1'40"989 3. Michele Pirro - Ducati - 1'41"265 4. Hiroshi Aoyama - BQR-Kawasaki - 1'41"975 5. Hector Barbera - BQR-Kawasaki - 1'42"507

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