Jorge Lorenzo ha trovato un miglioramento significativo rispetto a ieri, riducendo il ritardo della sua
Yamaha dalle
Honda sul tracciato atipico di
Austin. Non abbastanza però secondo il campione del mondo in carica, che continua a vedere la
RC213V in vantaggio rispetto alla
M1 sul saliscendi texano.
"
Oggi è andata meglio, specialmente nel run che abbiamo fatto prima della pausa pranzo. Abbiamo modificato il set-up della moto e ci siamo migliorati di parecchi decimi, avvicinandoci agli altri, anche se non tanto quanto avremmo voluto. Siamo partiti con un assetto troppo morbido, lo abbiamo indurito e su questo tracciato sembra pagare" ha esordito il maiorchino.
Anche lui, come Rossi, ha sottolineato che alla fine la cosa più importante era conoscere la pista e le sue esigenze. Dunque, è
d'accordo con la scelta del suo team di rimanere solo due giorni e non tre come la Honda: "
Credo che questi due giorni siano stati sufficienti per farci una buona idea dell'assetto e dello stile di guida che servono per affrontare questa pista. Ai fans della MotoGp credo che Austin piacerà e sarà un grande spettacolo".
Dunque, non essendo arrivata negli States per fare sviluppo, la
Yamaha non ha montato novità sulla
M1: "
Qui abbiamo lavorato sul set-up della moto, senza provare parti nuove, ma modificando le regolazioni delle sospensioni siamo riusciti a trovare un miglioramento significativo. Qui non abbiamo ancora abbastanza grip ed è questo il motivo per cui siamo indietro rispetto a Sepang".
A colpirlo particolarmente di questa pista è la staccata in fondo al rettilineo più lungo: "
Ho cercato di adattare il mio stile di guida per cercare di interpretare al meglio la pista, che è molto varia: sul rettilineo principale arriviamo addirittura a 340 km/h ed è una grande velocità. Quando ti alzi per la staccata il vento ti colpisce molto forte ed è difficile mantenere un assetto stabile".
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