Non avrà avuto grandi novità da provare sulla sua
Yamaha M1, se non qualche nuova regolazione di assetto, ma non si può di certo dire che
Jorge Lorenzo abbia preso sotto gamba la giornata di test che la
Yamaha gli ha messo a disposizione sul tracciato di
Motorland Aragon.
Gli occhi erano tutti puntati sul debutto dei due piloti ufficiali
Honda in sella alla
RC213V in versione 2014, ma a strappargli i riflettori ci ha pensato proprio il campione del mondo in carica, fresco di due vittorie consecutive al Mugello e a Barcellona, che ha letteralmente polverizzato il record del saliscendi spagnolo.
Il maiorchino ha infatti fermato il cronometro su un tempo di 1'48"076, abbassando di poco meno di quattro decimi la best pole realizzata da
Casey Stoner con la
Honda nel 2011. Un prestazione davvero interessante, che è stata avvicinata solamente da
Marc Marquez, anche lui a sua volta sceso sotto il precedente primato dell'australiano, anche se per appena pochi millesimi (1'48"434).
Il rookie di casa
Honda ha preferito rimandare il suo debutto in sella alla moto 2014 e si è concentrato sulla messa a punto della sua attuale
RC213V, lasciando al leader della classifica iridata
Dani Pedrosa il compito di "svezzare" la nuova creatura della Casa giapponese.
"Camomillo" è stato l'ultimo a scendere sotto al muro dell'1'49", ma lo ha fatto con la moto 2013, mentre con quella nuova ha avuto riscontri leggermente più lenti (si attende quindi di sentire i suoi commenti a riguardo).
La schiera di coloro rimasti al di sopra dell'1'49" si apre con
Valentino Rossi, che quindi si è visto rifilare circa 1" dal compagno di box, anche se va detto che il pesarese ha continuato a lavorare sostanzialmente con la sua
M1 con il serbatoio pieno, per cercare di eliminare i problemi che tendono a penalizzarlo sempre nelle prime fasi di gara.
Dietro di lui anche
Stefan Bradl ha avuto modo di continuare il lavoro di apprendimento in sella alla
RC213V in versione 2014, chiudendo quinto a circa 1"5 da
Lorenzo e rifilando a sua volta mezzo secondo all'ultima delle
Honda, ovvero quella di
Alvaro Bautista, che oggi ha portato avanti il lavoro di sviluppo insieme ai tecnici della sospensioni
Showa.
Il gruppo si chiude con la
Suzuki del collaudatore
Randy De Puniet: il pilota francese ha visto aumentare il suo distacco rispetto a due giorni fa a
Barcellona, ma comunque si è migliorato costantemente nell'arco della giornata fino ad arrivare ad un crono di 1'50"860 che proverà a limare ulteriormente domani, quando la Casa di Hamamatsu proseguirà i suoi collaudi in vista del ritorno in MotoGp nel 2015.
MOTOGP, Motorland Aragon, 19/06/2013
Seconda giornata di test privati
1. Jorge Lorenzo - Yamaha - 1'48"076
2. Marc Marquez - Honda - 1'48"434
3. Dani Pedrosa - Honda - 1'48"928
4. Valentino Rossi - Yamaha - 1'49"007
5. Stefan Bradl - Honda - 1'49"553
6. Alvaro Bautista - Honda - 1'50"080
7. Randy De Puniet - Suzuki - 1'50"860
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