La scorsa settimana
Carmelo Ezpeleta ha scosso l'ambiente della
MotoGp, spiegando che
la Suzuki non avrà automaticamente diritto ad iscriversi al Mondiale se deciderà di tornare in veste ufficiale nel 2014. Il grande boss della
Dorna ha infatti intenzione di instaurare un sistema di gestione delle iscrizioni simile a quello già presente in
Formula 1.
Il concetto è semplice: la
Dorna non offrirà nuovi slot per l'iscrizione, quindi un nuovo team interessato ad entrare dovrà acquistare quello di una squadra già esistente o avviare una partnership con una di esse. In questo modo dovrebbe essere garantita una certa continuità alla griglia di partenza (l'esempio fatto da Ezpeleta era stato quello della
Sauber e della
BMW nel Circus), garantendo anche che l'interesse dei nuovi arrivati sia concreto.
A quanto pare ora questo concetto ha trovato anche l'appoggio dell'associazione dei team, con il presidente
Herve Poncharal, team principal della
Yamaha Tech 3, che si è detto certo del fatto che questa sia la strada giusta da imboccare anche per la
MotoGp.
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Questa mi sembra la soluzione migliore che possa essere attuata per il bene della grigli adella MotoGp. Sono diversi anni che spingiamo per questo e siamo in diversi ad essere favorevoli, ma non è mai stato facile raggiungere un accordo a causa delle pressioni dei costruttori, che hanno un certo potere" ha spiegato a
MotorCycleNews.
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Questo sistema ha fatto bene alla Formula 1, garantendo una certa stabilità alla griglia e anche la sopravvivenza delle squadre non supportate direttamente dalle Case. Per questo sono convinto che questa soluzione potrebbe valorizzare squadre come la LCR, Gresini ed Aspar. Prendiamo quest'ultima per esempio: se firmasse un accordo biennale con la Suzuki e poi i giapponesi dovessero andarsene, avrebbe l'opportunità di continuare legandosi ad un altro marchio. E lo stesso discorso vale se un giorno dovessero fare un pensiero alla MotoGp anche BMW, Kawasaki ed Aprilia, perchè non sarebbe pensabile mettere insieme una griglia di 30 moto con le poche risorse che ci sono a disposizione" ha proseguito.
Per avvalorare ulteriormente la sua tesi,
Poncharal poi guarda al
Mondiale Superbike e agli ottimi risultati ottenuti dalla
Kawasaki, che ha deciso di affidare la gestione della sua squadra ufficiale ad una struttura esterna, sfiorando comunque il titolo nella passata stagione con
Tom Sykes.
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Guardate a quello che ha fatto la Kawasaki nel Mondiale Superbike. Hanno lavorato prima con Paul Bird ed ora con un team spagnolo. La Kawasaki garantisce il supporto dal punto di vista tecnico, ma poi ha scelto di appoggiarsi ad un team già esistente per la gestione della squadra. Una soluzione che gli ha consentito di ottenere ottimi risultati, mantenendo comunque il controtto su tutti gli aspetti del progetto" ha concluso.
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