Casey Stoner ha sbagliato, ma
Jorge Lorenzo non è stato capace di approfittarne: sulla sua strada il campione del mondo in carica ha trovato un ottimo
Dani Pedrosa, che a
Motegi ha trovato la terza vittoria stagionale in
MotoGp, vedendosi in un certo senso restituire quello che gli era stato portato via un anno fa.
Nel 2010 la rincorsa iridata di
"Camomillo" si era infatti fermata proprio in Giappone, quando era caduto nelle prove libere, provocandosi la frattura di una clavicola. Oggi invece si è trovato nelle condizioni migliori per fare da scudiero a
Stoner: per aiutare il compagno di squadra, autore di un "dritto" clamoroso dopo cinque giri, quando si trovava al comando, non doveva fare altro che vincere e tenersi dietro
Lorenzo.
Missione compiuta a pieni voti dallo spagnolo, che verso metà gara ha sganciato il rivale della
Yamaha dal codone della sua
RC212V, costringendo il maiorchino ad accontentarsi del secondo posto e regalando alla Casa giapponese la prima vittoria a
Motegi con una 800. Un secondo posto che consente a Lorenzo di recuperare appena 4 punti nei confronti di
Stoner, bravissimo a rimontare fino alla terza posizione dopo il suo errore. I punti di differenza, dunque, rimangono 40: tanti se si pensa che all'appello mancano solamente tre gare.
La gara di oggi poi ha dato forse un ennesimo segnale del fatto che questo sembra veramente essere l'anno di
Stoner, perchè anche quando sbaglia tutto gira per aiutarlo: basta pensare ai
ride through rifilati a
Marco Simoncelli ed Andrea Dovizioso, entrambi protagonisti di una partenza anticipata, così come
Cal Crutchlow.
I due italiani comunque si sono piazzati al quarto e al quinto posto, regalando alla
Honda un bel poker nella top five nella gara di casa. Molto bello il duello con cui hanno ravvivato gli ultimi giri di gara, nel quale alla fine l'ha spuntata
"SuperSic", trovando il sorpasso decisivo nella penultima tornata. Ad avere qualche rammarico deve essere soprattutto il
"Dovi" però, che nei primi giri sembrava più veloce sia di Pedrosa che di Lorenzo.
Sesto posto per
Ben Spies, la cui gara è stata rovinata da un contatto alla seconda curva con
Valentino Rossi: il
"Dottore" ha provato ad inserire la sua Ducati in mezzo alle dua Yamaha, colpendo leggermente la ruota posteriore di Lorenzo e finendo addosso al texano. Gara finita per il pesarese, mentre l'americano è riuscito a ripartire, perdendo comunque parecchio terreno.
Tante le cadute che hanno animato la gara: la più brutta è stata senza dubbio quella di
Hector Barbera, portato via in barella dai commissari. Peccato per
Alvaro Bautista, scivolato quando occupava la quarta posizione con la sua Suzuki, dopo essere stato anche terzo per diversi giri. Stesso discorso anche per
Toni Elias, che stava disputando la gara più bella della sua stagione. Out anche il rookie
Damian Cudlin.
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