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Solo un giro per Valentino ad Aragon, poi la pioggia

Il "Dottore" però ha detto di aver trovato una Yamaha non troppo diversa rispetto al passato

Non si può di certo dire che la scelta della Yamaha di spostarsi verso Motorland Aragon alla ricerca di un clima migliore sia stata felice. Mentre i rivali rimasti a Valencia hanno potuto sfruttare almeno le ultime due ore della seconda giornata di test con la pista asciutta o quasi, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno dovuto fare i conti con la pioggia praticamente per tutto il giorno. Il "Dottore" era appena uscito dai box quando la pioggia ha cominciato a cadere copiosa sul tracciato aragonese, quindi oggi si è dovuto accontentare di fare appena un giro. Davvero pochi per chi come lui aveva una voglia matta di confrontarsi con la nuvoa M1 per scoprirne le differenze rispetto a quella che aveva salutato a fine 2010. In base all'esperienza accumulata nei 28 giri completati ieri a Valencia, Valentino ha detto di non averla trovata troppo cambiata rispetto all'antenata, anche se chiaramente dotata di maggior potenza con il passaggio dal motore 800 a quello 1000: "Cambia perché questa è una 1000 e ha più potenza, per il resto non cambia nulla..." ha detto a MotoGp.com. Per fare chilometri e ritrovare la confidenza di un tempo però ora dovrà aspettare febbraio, quando i test collettivi ricominceranno a Sepang: la Yamaha, infatti, non ha pianificato altri test di qui a fine mese (poi comincerà il blocco) a differenza di Honda e Ducati, che gireranno rispettivamente a Sepang e Jerez. "Per noi era molto importante girare sull'asciutto, però non è stato possibile. È un peccato perché avevo una gran voglia di fare un buon test e provare bene la moto al fine di capire esattamente cosa ci serviva per il prossimo anno...Sfortunatamente dovremo attendere fino a febbraio". Se la giornata di Rossi non è stata positiva, quella di Jorge Lorenzo è stata addirittura peggiore: prima che ricominciasse a piovere il campione del mondo in carica era riuscito a completare almeno 9 giri, ma poi il suo lavoro si è concluso con una caduta. Il maiorchino era tornato in pista sotto alla pioggia nel primo pomeriggio ed ha perso il controllo della sua M1 sul bagnato nei pressi della curva 16. Fortunatamente si è trattato di una scivolata innocua, che però lo ha invitato a dire basta per oggi una volta ricondotta la moto ai box.

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