Quello che è arrivato alle interviste di rito del
Gp della Malesia è parso uno
Jorge Lorenzo rassegnato di fronte allo strapotere mostrato dalle
Honda a
Sepang. Il maiorchino non ha avuto problemi ad ammettere di sentirsi in inferiorità tecnica con la sua
Yamaha e ritiene quindi di aver fatto il massimo con il suo terzo posto dietro a
Dani Pedrosa e Marc Marquez.
"
Ho fatto una grande partenza e nei primi due giri ho provato a dare il massimo per andare via, ma ho capito subito che non sarebbe stato possibile e che prima o poi le due Honda mi avrebbero sorpassato, perchè le sentivo arrivare in staccata. Il problema è stato quando la gomma posteriore ha iniziato a calare ed ho perso molto grip in staccata ed in accelerazione. Loro oggi andavano davvero molto più forte rispetto a noi e la terza posizione era il massimo risultato a cui potessimo ambire" ha raccontato il
"Black Mamba" ai microfoni di
Italia1.
Jorge ha anche ammesso di aver provato, senza successo, ad innervosire
Marquez durante la lotta per il secondo posto: "
La battaglia con Marquez è stata bella. Ho provato a fare tutto il possibile per metterlo in difficoltà, ma poi quando mi ha sorpassato l'ultima volta mi ha un po' spinto verso l'esterno ed ha guadagnato qualche decimino che non sono stato più in grado di recuperare".
La corsa al titolo secondo lui ormai deve ritenersi conclusa a favore del rookie della
Honda: "
Per me vincere è il Mondiale è un qualcosa di impossibile. Al 99,9% è impossibile, ma sicuramente proveremo a vincere queste ultime tre gare che rimangono. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di chiudere il campionato al secondo posto davanti a Pedrosa, anche se credo che sarà molto difficile viste le performance recenti dei due piloti Honda".
Ecco poi la disamina tecnica delle sue difficolta. Il maiorchino non ha troppi dubbi sul fatto che la
RC213V ha troppo vantaggio in staccata: "
Non avevo molto da perdere, ma il problema è che stiamo lottando con delle moto diverse. In staccata siamo sempre in svantaggio rispetto alle Honda e forse se ci invertissimo le moto le cose andrebbero in maniera differente. Io ci provo sempre nei cambi di direzione, ci provo se lui va un po' lungo, ci provo ogni volta che c'è un'occasione, ma il problema è che oggi non ho potuto provarci nei giri conclusivi, che sono sempre i più importanti. Per noi comunque è praticamente impossibile sorpassarli in staccata".
Riguardo alle
polemiche sollevate giovedì, in seguito alla punizione secondo lui troppo lieve nei confronti di Marquez, ha aggiunto: "
Io non sono un politico. Non sono mai stato un ragazzo molto diplomatico e magari a volte sbaglio con il mio modo di pormi. Ma il fatto è che io dico sempre quello che penso e il mio obiettivo è quello di migliorare la sicurezza del nostro sport, che è bellissimo, ma che ha bisogno di rispetto reciproco tra noi piloti in pista".
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