A distanza di poco meno di 48 ore dalla gara di domenica, anche
Jorge Lorenzo ha detto la sua sulla vicenda che sta scuotendo la
MotoGp negli ultimi giorni, ovvero il contatto tra
Dani Pedrosa e Marc Marquez a
Motorland Aragon e sulla conseguente
possibile penalità nei confronti del leader della classifica, della quale la
Direzione Gara discuterà alla vigilia del weekend di
Sepang.
Lo spagnolo della
Yamaha, arrivato in Italia per la presentazione della sua nuova investitura come testimonial della
Sterilgarda, veste nella quale ha preso il posto dell'amico
Max Biaggi, ha ricordato quando era lui il giovane più sregolato della classe regina e come una penalità abbia cambiato la sua mentalità.
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L'errore non è stato grave come altri, però se fai la somma dico che è un pilota molto aggressivo e che mette a rischio se stesso e gli altri. Io nel 2005 ho buttato giù due volte Alex De Angelis e mi hanno fermato per un Gp. Da allora è cambiata la mia mentalità, penso di più a ciò che faccio" ha detto alla
Gazzetta dello Sport.
Il maiorchino, che insegue proprio
Marquez con 39 punti da recuperare, sembra però piuttosto deluso dal comportamento adottato dalla
Direzione Gara di fronte alle condotte pericolose e quasi rassegnato al fatto che anche in questa occasione non ci saranno provvedimenti.
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Il nostro è lo sport più rischioso che ci sia. Già da soli arriviamo al limite, se poi lotti con piloti troppo aggressivi... La Direzione Gara dovrebbe aiutare a non aumentare i rischi, ma non succede. In Formula 1 appena ti tocchi prendi una penalitò. Anche nel calcio con un'entrata dura scatta il cartellino rosso. Noi delle moto siamo ancora anni luce da questo. La Direzione Gara non da le punizioni che mi piacerebbero, ma se non cambia, altri piloti guideranno in maniera aggressiva per adeguarsi a chi lo è" ha aggiunto.
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