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Agostini: "Vale, è arrivato il momento di smettere?"

"Tutti speriamo di no, ma quando vedi le altre Ducati arrivargli davanti il dubbio ti viene" ha argomentato

Agostini:
Jorge Lorenzo ha vinto il Gp del Qatar, ma da domenica ad oggi l'uomo al centro di tutte le discussioni è stato senza ombra di dubbio Valentino Rossi. A Losail il 9 volte campione del mondo ha corso probabilmente la gara peggiore della sua intera carriera, chiudendo decimo ed ultimo delle GP12, e l'ha condita con un pesante sfogo conto la Ducati andato in scena in diretta televisiva. Uno sfogo che ha fatto iniziare tutto l'ambiente della MotoGp ad interrogarsi su quello che sarà il futuro del "Dottore", che sembra si stia arrendendo a vestire i panni del paziente, in balia di una Desmosedici che proprio non riesce a digerire. Tra coloro che hanno espresso la loro opinione c'è chi, come il dottor Claudio Costa, pensa che questo momento difficile sia solo passeggero e che Valentino saprà tornare grande. Ma c'è anche chi si interroga sulla possibilità che per Rossi sia arrivato il fatidico momento in cui le motivazioni cominciano a venire meno, costringendoti poi al passo di appendere il casco al chiodo. E parliamo dell'unico pilota in grado di vincere più di Valentino in carriera, ovvero Giacomo Agostini. Dunque, di uno che sa come può essere difficile capire quando è il momento di dire basta. Sfruttando un breve editoriale che gli è stato concesso dalla Gazzetta dello Sport, il 15 volte campione ha fatto capire chiaramente di sperare anche lui questa sia solo una parentesi negativa per il ducatista, augurandosi che possa regalare altri 2-3 anni di imprese su due ruote ai tifosi italiani. Allo stesso tempo, però, ha in un certo senso invitato Valentino a guardarsi dentro per capire se ha ancora dentro di sé le motivazioni di un tempo. "Ci si deve anche porre se per caso non sia arrivato il momentoche pensi non debba arrivare mai. E invece arriva, è successo a me, prima di me, dopo di me. Succede per tutti. Il problema è che il pilota non se ne accorge ed è difficile da capire. Io dico che un pilota è come un'arancia: si spreme, si spreme e alla fine si esaurisce. Dipende da quando hai iniziato, da come è stata la tua carriera, dai risultati. E' arrivato questo momento? Ce lo chiediamo tutti e speriamo di no, che Valentino abbia ancora altri 2-3 anni di successi. Ma quando vedi gli altri piloti Ducati arrivargli davanti il dubbio ti viene..." ha scritto "Ago". E poi si è interrogato su quali potrebbero essere le alternative del campione di Tavullia, anche se trovare una risposta non è facile: "Valentino potrebbe fermarsi, ma poi ricominciare diventa difficilissimo. Potrebbe trovare una moto privata? Certo, ma che vantaggio avrebbe rispetto ad ora? E poi, sia per il pilota che per la Ducati, rompere un contratto di questa portata significa andare contro ad accordi presi da tempo e danni economici enormi: non nascondiamocelo, i soldi sono molto importanti in questo tipo di rapporti". Dunque, può solo riservare un consiglio a Vale, spiegandogli quello che farebbe lui: "Quello che farei io è non mollare in ogni caso. Anche se veniamo da tante speranza infrante, devono continuare a spingere tutti e due dalla stessa parte".

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