La giornata di ieri è stata ricca di soddisfazioni per la
Suzuki: la Casa di Hamamatsu ha finalmente annunciato ufficialmente il suo ritorno in
MotoGp, inoltre ha portato al debutto la sua nuova 1.000, dotata di un motore quattro cilindri in linea, in mezzo al resto del gruppo della classe regina nei
test IRTA di Barcellona.
Anche i riscontri cronometrici sono stati interessanti, visto che il collaudatore
Randy De Puniet si è piazzato subito all'ottavo posto (bisogna contare però che mancavano le
Honda ufficiali), pagando appena sette decimi nei confronti del battistrada
Jorge Lorenzo. In tutto questo però c'è anche un neo e non è neanche piccolissimo: i giapponesi hanno annunciato si il loro ritorno, ma non per l'anno prossimo. Lo hanno
rimandato al 2015.
Il team manager
Davide Brivio ha cercato quindi di spiegare i motivi di questa scelta alla
Gazzetta dello Sport: "
Purtroppo hanno deciso così perché i giapponesi hanno sempre molte cautele. Siamo un po’ in ritardo, soprattutto per quel che riguarda la nuova elettronica con cui si correrà l’anno prossimo e stiamo iniziando proprio in questi giorni a capirla e a scrivere i programmi".
Pur essendosi presentata bene, dunque, la moto rischia già quasi di essere obsoleta quando si tratterà di portarla in gara e in questo modo diventa anche più difficile riuscire ad accaparrarsi qualche pilota di grido: per esempio i nomi che erano circolati nel paddock di Barcellona erano quelli di
Cal Crutchlow e Nicky Hayden, entrambi in scadenza di contratto, ma tra un anno la situazione potrebbe essere completamente diversa. Anche perchè è quasi impossibile ipotizzare che uno di loro si possa fermare un anno per portare solo avanti lo sviluppo della moto.
Nel frattempo il collaudatore
De Puniet sembra aver trovato delle buone indicazioni: "
Sono soddisfatto perchè il primo test a Motegi è andato bene e oggi abbiamo avuto modo di girare su un tracciato da Gp, con tutti i piloti nelle stesse condizioni. Penso che abbiamo fatto un grande lavoro, perchè sono arrivato a sette decimi dai primi dopo soli 50 o 60 giri e gli altri avevano già tre giorni di lavoro sulle spalle su questa pista. Anche noi quindi credo che avremmo potuto fare meglio con un giorno in più".
Ora la
Suzuki si sposta ad
Aragon insieme alla squadra ufficiale
Yamaha ed al
Team LCR. Ad attenderle oggi e domani ci sarà anche la
Honda HRC. Il programma pianificato per i prossimi mesi comunque sarà piuttosto intenso:
De Puniet tornerà in sella per tre giorni dopo la gara di
Misano ed anche la settimana successiva al
Mugello. Insomma, il ritorno è lontano, ma la voglia di farlo alla grande è davvero tanta.
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