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Barbera: "Quest'anno punto a stare nei primi sei"

Il pilota della Ducati Pramac si approccia al 2012 con grandi ambizioni

Barbera:
Dopo due stagioni in MotoGp con i colori del team Aspar, Hector Barbera è pronto per cominciare una nuova avventura con Pramac Racing. Lo spagnolo sarà nuovamente pilota unico e sarà quindi il responsabile dello sviluppo della nuova GP12 1000 della squadra satellite Ducati. L'incoraggiante inizio nei recenti test di Sepang (6º miglior crono) ha rinforzato le sue aspettative per una stagione dove proverà a fare la differenza e della quale ha parlato con MotoGp.com. Hector, hai lasciato la Malesia con sensazioni positive e sicuramente migliori del tuo debutto con Pramac Racing nel test post Gran Premio di Valencia dello scorso novembre... "Si, la tre giorni di Sepang è andata veramente bene. Niente a che vedere con il test di Valencia, dove tra l'altro ero penalizzato da un infortunio alla spalla. In Malesia mi sono sentito a mio agio a partire dal primo turno, fisicamente recuperato e molto contento perché la moto è migliorata parecchio. Nel passaggio dal 2011 al 2012 tutto è andato per il verso giusto". Cosa hai pensato una volta concluso il secondo giorno piazzato fra i primi della classe e davanti alla Ducati ufficiale di Valentino Rossi? "È vero, ho chiuso il secondo giorno in quarta posizione con la mia Desmosedici davanti alle altre Ducati, anche se ancora il prototipo non era quello definitivo. Si suppone che le altre moto (quelle della squadra ufficiale) funzionino leggermente meglio. Ho legato bene con la squadra e raccolto risultati significativi: mi veniva facile mettere a referto tempi buoni e, cosa importante, tutto mi riusciva con molta regolarità". Dal punto di vista tecnico, che differenze hai riscontrato tra la Ducati dei test valenciani dello scorso anno e quella scesa in pista a Sepang? "La moto presenta un sacco di modifiche. Soprattutto nella messa a punto e nella geometria: è decisamente diversa da quella dello scorso novembre. Questo nuovo prototipo è un po' più 'docile' e con novità nell'elettronica. Riveste un ruolo fondamentale il rapporto con la squadra, perché è anche grazie a questo che abbiamo ottenuto una messa a punto adatta alle mie esigenze. Le 1000cc sono moto che richiedono uno sforzo fisico leggermente maggiore, soprattutto braccia e schiena, e abbiamo lavorato proprio in quest'ottica, ricercando una corretta posizione di guida e aspetti dell'elettronica che rendano più gestibile la moto". Quando potrai salire in sella alla versione definitiva della GP12 e che differenze ci saranno rispetto alla Ducati del team ufficiale? "Mi piacerebbe avere la moto 2012 il più presto possibile. Ci sono voci secondo le quali il debutto è previsto per la seconda, terza gara del calendario, e altre che dicono per gli ultimi test di Jerez. Sembra che alla Ducati provata in Malesia verranno applicate ulteriori modifiche, ed è quindi chiaro che la nuova GP12 sarà migliore, con novità che sicuramente ci aiuteranno. Proprio per questo non vedo l'ora di provarla. Il dubbio rimane esattamente sulla data del suo arrivo". Cosa prevede concretamente il tuo legame con Ducati? "Il nostro contratto prevede una moto nelle stesse condizioni di quella ufficiale. Il team non è ufficiale, però la moto si, quindi dovremmo partire con un prototipo molto simile". A Sepang si è visto come Ducati si sia avvicinata alle prestazioni di Honda e Yamaha. Credi che concorreranno allo stesso livello nella prossima stagione? "In Ducati hanno fatto un lavoro incredibile, qualcosa che generalmente richiede un anno, loro lo hanno completato in due mesi. Chiaramente è un intervallo di tempo ristretto, ma credo che questo vada visto come un punto dal quale partire ed evolvere. Il nostro obiettivo per i prossimi test sarà dare il massimo, il 200%, e provare ad essere la Ducati più veloce pur non avendo la moto migliore a disposizione". Su quali aspetti vi concentrerete nel secondo appuntamento della fase prestagionale (a fine mese, sempre in Malesia)? "Penso ci porteranno nuove parti da provare, nè per la messa a punto nè per il telaio, perché, come ho già detto, questa moto non è quella definitiva, però l'elettronica è importante e si può portare avanti il lavoro in quell'ambito. Al termine del primo test ero a 7 decimi da Lorenzo, il secondo classificato, quindi non così lontano. Dobbiamo cominciare ad entrare nell'ottica che la terza o la quarta posizione non sono obiettivi così lontani, e sarebbe favoloso raggiungere un risultato simile con questa moto". La griglia del 2012 sarà formata da 21 piloti, credi sarà più difficile ora chiudere fra i primi 10? Quali sono i tuoi obiettivi alle porte di questo tuo terzo anno nella classe regina? "Più che nella top ten, spero di finire tra i primi sei, lo vedo un traguardo raggiungibile quest'anno. Ritengo che tutti i cambiamenti fatti nella massima categoria vadano a favore dei miei obiettivi. Siamo consapevoli che non sarà per nulla facile, che ci sono moto veloci e piloti capaci, però mentirei se non dicessi che voglio giocarmela per il podio. Credo di avere le capacità, e lo stesso discorso vale per la squadra, che mi ha messo a disposizione una moto buona...sono una persona ambiziosa, voglio dare il massimo e stare nel posto che merito". Quindi i duelli che vedranno come protagonista Hector Barberá nel 2012 coinvolgeranno anche i piloti del gruppo di testa... "Spero di sì, spero che questa sia la novità principale: io sono pronto, fisicamente e mentalmente. Gli ultimi anni non sono andati male, ma credo che i risultati raccolti non abbiano reso giustizia al nostro lavoro. La moto non era molto competitiva, anche se il team Aspar ha sempre dato il massimo. Quest'anno Ducati ha fatto svariati cambiamenti e sono convinto che riusciremo a ridurre le distanze e fare la differenza".

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