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Primi dati incoraggianti sulla Honda RCV clienti

Nakamoto è convinto che sarà una buona moto, ma conferma che il progetto è in ritardo di un mese

In occasione del Gp di Francia di MotoGp, a Le Mans, Shuei Nakamoto è tornato a parlare della versione clienti della RCV che sarà messa in vendita per i team privati a partire dalla prossima stagione. Il vice-presidente esecutivo della HRC ha confermato che i lavoro procedono con un leggero ritardo, ma ha anche aggiunto che dai primi dati raccolti al banco prove, la sensazione è che questa moto potrà essere piuttosto competitiva. Se da un lato è vero che il motore non disporrà delle valvole pneumatiche e che il cambio non sarà il seamless montato sulle moto ufficiali, dall'altro è altrettanto vero che questa versione della RCV disporrà di un serbatoio da 24 litri a differenza dei 20 delle factory, quindi dovrebbe consentire minori "tagli" a livello di elettronica. Inoltre il motore potrà essere pensato in maniera meno conservativa, visto che le unità a disposizione saranno 12 per l'intero campionato, a differenza dei 5 che avranno le MotoGp più evolute. "Finora abbiamo lavorato con il motore sul banco di prova e, una volta raggiunto il rendimento che ci aspettavamo, inizieremo la fase successiva, incentrata sulla messa in pista della moto. Per quanto riguarda il programma previsto c’è un ritardo di quasi un mese, ma stiamo cercando di accorciare le scadenze. Dai dati raccolti, penso che sarà una buona moto. Ma dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere livelli ottimali di affidabilità e durata nel tempo in grado di soddisfare i nostri clienti" ha spiegato Nakamoto a MotoGp.com. Nello sviluppo di questa moto stanno avendo un ruolo chiave anche i fornitori di componenti. Per esempio sono state scelte la Nissin per i freni e la Showa per le sospensioni. E in quest'ottica si stanno dando da fare anche Stefan Bradl ed Alvaro Bautista, che sono legati a questi due marchi anche nella loro avventura di quest'anno. "Per Nissin, che fa parte del nostro gruppo, è molto importante sviluppare le componenti dei suoi impianti frenanti, e trovano in MotoGp la piattaforma ideale per farlo. Lo stesso vale per altre aziende a livello di sospensioni, motori, ecc. Nissin ha portato nuove parti anche a Le Mans: l'idea è che sia sempre Bradl a provare per primo e, quando c’è un miglioramento reale, la palla passa a Bautista che a sua volta è responsabile delle sospensioni Showa" ha aggiunto.

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