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Valentino: "Con la Yamaha tornerò a divertirmi!"

Il Dottore non sa quanto tempo dovrà impiegare a cambiare passo sulla M1 perché battere Lorenzo sarà difficile

Valentino:
Valentino Rossi aspetta il giorno della... liberazione. Con la Ducati non ha più niente da dire. A Phillip Island si limita ad essere il primo delle Desmosedici. Tanto gli basta, anche se un settimo posto è davvero poca cosa... "Secondo me il settimo posto era il massimo che si potesse cogliere. Forse si poteva arrivare più vicini agli altri, ma i tempi ottenuti da Bautista, Bradl e Dovizioso non li avevano mai fatti nemmeno loro, per cui quel gruppetto era irraggiungibile. E allora ho fatto con Niki tutta la gara, ho cercato di spingere per arrivare almeno davanti a lui". Hai corso con la seconda moto, magari con la prima potevi fare meglio... "Non credo, avevamo qualche piccola modifica, ma non penso che sarei riuscito a fare tanto di più. Non riesco ad entrare forte nelle curve: se ci provo finisco inevitabilmente largo e, allora, devo staccare un po' prima e tenermi un un minimo di margine per cercare di spalancare il gas il più presto possibile. Aprendo l'acceleratore da piegato, la gomma si scalda tanto, per cui la moto inizia a muoversi troppo presto". C'era un trenino di Ducati con soluzioni diverse che vanno tutte allo stesso modo... "E' strano. E' importante vedere che siamo tutti vicini anche se usiamo setting diversi. Alla fine siamo sempre lì. Ci sono due o tre problemi che con la messa a punto non si riescono a risolvere. Auguro alla Ducati di trovare le soluzioni a questi guai per il prossimo anno...". Sei arrivato al punto di odiare la moto? "Sono stati due anni difficilissimi, nei quali non siamo mai riusciti a risolvere i problemi. Questa mattina abbiamo rifatto i conti: sono caduto sette volte! Sei volte sempre allo stesso modo, frenando da dritto. Nel warm up sono caduto con cinque gradi di angolo. Abbiamo provato a mettere la gomma dura, ma abbiamo capito che era una scelta sbagliata". Quanto ci vorrà a cambiare passo salendo sulla Yamaha? "Sinceramente non lo so nemmeno io. Prima devo provare la Yamaha e poi vedremo. Certo battere Lorenzo sarà diffcile, l'obiettivo è di lavorare bene, e soprattutto vorrei tornare a divertirmi". Marquez e Lorenzo sono campioni degni del titolo? "Sì, penso che come spesso accade chi vince il mondiale se l'è meritato. Marquez in Moto2 ha dovuto lottare contro Espargarò e anche il secondo titolo di Lorenzo è meritato perché ha dovuto accontentarsi di qualche piazzamento quando era in difficoltà, ma al peggio ha fatto secondo. L'unica caduta della stagione non è stata colpa sua, quindi è un campione degno del titolo. Gli faccio i complimenti a lui come a Marquez". La Moto GP è diventata noiosa: dov'è lo spettacolo? "La Moto Gp, che è la categoria di vertice, è più noiosa della Moto2 e della Moto3 perché ha preso delle vie tecniche diverse. La Superbike ha preferito lo spettacolo fra i piloti, mentre in Moto GP c'è molta ricerca tecnica, molta elettronica e le gomme Bridgestone hanno una tenuta tale dall'inizio alla fine della gara che la strategia non ha più un ruolo importante come negli anni passati. Chi organizza il campionato dovrà trovare un bilanciamento fra la ricerca tecnica e lo spettacolo. Ci vuole più battaglia in pista e più sorpassi: è quello che la gente vuole vedere...".

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