Dopo quanto aveva fatto vedere nelle tre sessioni di prove libere, era quasi scontato che sarebbe stato
Casey Stoner a conquistare la pole position nel
Gp d'Australia e così è stato, anche se l'idolo locale ha dovuto affrontare anche qualche problemino.
Nella parte centrale della sessione, infatti, il pilota della
Honda ha dovuto fare i conti con una caduta, avvenuta per fortuna in uno dei punti più lenti del velocissimo tracciato australiano e quindi senza conseguenze, almeno dal punto di vista fisico. Dal punto di vista pratico invece lo ha costretto a girare con la
RC213V che sembrava gradire meno, ma anche questo non è stato troppo di ostacolo.
Anche con questa è infatti riuscito a stampare un 1'29"623 con cui ha distanziato di oltre mezzo secondo la
Yamaha di Jorge Lorenzo, ma soprattutto ha dimostrato di poter girare con una certa scioltezza al di sotto della soglia dell'1'30", muro che ha abbattuto solamente lui nel corso dell'intero weekend.
Come se ne avesse bisogno, nei minuti conclusivi della sessione è poi intervenuta anche la pioggia a dargli una mano, impedendo a tutti gli altri di migliorarsi quando è arrivato anche il loro momento di partire per il "time attack". Va detto comunque che Lorenzo si è migliorato molto rispetto a quanto mostrato ieri e soprattutto è riuscito a mettere un bel margine tra sé e
Dani Pedrosa.
Impedire la vittoria di uno
Stoner che sembra quasi imprendibile, in effetti, è l'ultimo dei problemi del leader del Mondiale, che ha distanziato di ben quattro decimi il rivale nella corsa al titolo. Un gap che se confermato anche domani gli consentirebbe di conquistare il suo secondo Mondiale nella classe regina con una gara d'anticipo: per essere sicuro di riuscirci, deve piazzarsi nei primi tre, ma davanti a
Pedrosa.
In quarta posizione si conferma
Cal Crutchlow, il cui ritardo da
Stoner è rimasto di circa 1", anche se il britannico della
Yamaha Tech 3 sembra aver messo nel mirino
Pedrosa. Molto vicino a lui anche
Stefan Bradl, che ha mostrato una grande crescita in qualifica, portandosi ad appena 35 millesimi da
Cal con la sua
Honda. Oltre il secondo e mezzo invece il distacco di
Andrea Dovizioso, che stranamente si è qualificato con un tempo realizzato nei primi minuti della sessione.
Solo ottavo
Valentino Rossi, che con la sua
Ducati ha chiuso alle spalle anche di
Alvaro Bautista, aprendo la schiera dei piloti distanziati di oltre 2". Ma la foto migliore della crisi delle
Desmosedici su questa pista è la presenza tra quella del
"Dottore" e quella di
Nicky Hayden della
ART-Aprilia CRT di Randy De Puniet, che qui riesce a "copiare" il ritmo delle
GP12.
Escluso dal 107% il debuttante
Kris McLaren, che era stato chiamato dall'
Avintia Racing per sostituire l'infortunato
Yonny Hernandez. Il distacco di 6"7 non gli ha consentito di rientrare nel limite imposto per qualificarsi, inoltre l'australiano si è reso anche protagonista di un violento highside, fortunatamente senza conseguenze.
MotoGp - Phillip Island - Qualifiche
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