Non si può di certo dire che
Marc Marquez si sia giocato al meglio il suo primo match point per la conquista del
Mondiale MotoGp. Arrivato a
Phillip Island con 43 punti di vantaggio,
il pilota spagnolo è stato punito con la bandiera nera a causa di un'interpretazione errata delle regole particolari della gara di oggi da parte della
Honda.
La
Bridgestone aveva garantito la sicurezza delle sue gomme solamente per dieci giri, a causa del maggior grip del nuovo asfalto del tracciato australiano, inducendo la
Direzione Gara ad
accorciare la corsa a soli 19 giri e ad imporre un pit stop obbligatorio entro il decimo giro per il cambio moto.
In casa
Honda hanno provato ad interpretare la regola, facendo percorrere 11 giri ad
"El Cabronsito", nella convinzione che sarebbe bastato che
Marc saltasse sulla
RC213V di scorta prima di transitare sul traguardo, che è oltre il box della
HRC. La
Direzione Gara però non è stata affatto dello stesso avviso e lo ha squalificato.
Anche il diretto interessato ha confermato la stessa
spiegazione che era stata già data da Livio Suppo: "
Il piano che avevamo non era corretto, abbiamo pensato che potevamo fare quel giro e che saremmo potuti entrare in pitlane alla fine del giro 11. Il problema non è stato con la pit board, che andava bene, quando ho visto 'Box' sono entrato... Ora dobbiamo dimenticare e concentrarsi su Motegi".
Marc comunque non sembra avere la minima intenzione di arrendersi nella caccia al titolo: "
Ho detto giovedi che il campionato è molto lungo e può succedere di tutto. Oggi è succcesso di tutto e a Motegi vediamo che succede. So che siamo sulla strada giusta, mi sento molto bene sulla moto. Oggi avremmo potuto lottare per il podio o per la vittoria".
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