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Phillip Island, Libere 2: Lorenzo in fuga, Marquez cade

Sorprende il secondo tempo di Bautista davanti a Pedrosa e Rossi. Marc invece è solo sesto

Jorge Lorenzo si è confermato il punto di riferimento per quanto riguarda la classe MotoGp a Phillip Island anche nella seconda sessione di prove libere del Gp d'Australia. Pur non essendo ancora riuscito ad arrivare a ritoccare il primato assoluto di Casey Stoner, nonostante quest'anno ci sia un nuovo manto d'asfalto, lo spagnolo della Yamaha è stato l'unico capace di infrangere il muro dell'1'29" girando in 1'28"961. Il "Black Mamba", dunque, sembra intenzionato a provare a ritardare almeno a domenica prossima la festa Mondiale di Marc Marquez a giudicare dal passo che ha messo in mostra oggi: oltre ad aver distanziato di quasi mezzo secondo un ottimo Alvaro Bautista, che si è confermato molto a suo agio su questa pista con la Honda di Gresini, Lorenzo ha girato con una grande costanza sul passo dell'1'29"5 che al momento sembra davvero fuori dalla portata degli altri. Detto della seconda piazza di Bautista, anche lui autore di un'innocua scivolata, alle sue spalle troviamo un Dani Pedrosa che è stato davvero sfortunato nel finale, dovendo parcheggiare la sua RC213V lungo la pista, quando si è staccato uno dei perni che agganciano il motore al telaio. Tra le altre cose lo ha fatto sporgendo in maniera davvero pericolosa dalla sua moto, strisciando anche a terra con tanto di scintille. Ma in generale non è stata una buona sessione per gli uomini della HRC, perchè anche Marc Marquez è finito ruote all'aria nei primi minuti, scivolando senza conseguenze alla Lukey Heights, ma perdendo parecchi minuti. Una disavventura che lo ha relegato solamente al sesto posto in classifica, distanziato di oltre 1" dalla vetta. Davanti a lui ci sono le altre due M1 di Valentino Rossi e Cal Crutchlow, con il "Dottore" che ha pagato mezzo secondo sul giro secco, ma che probabilmente è il più vicino a Lorenzo per quanto riguarda il ritmo di gara. Per i pronostici comunque ci sarà ancora tempo, visto che siamo solo a venerdì. Si conferma in settima piazza invece il britannico Bradley Smith. In grande difficoltà le Ducati, che hanno chiuso addirittura alle spalle della prima delle CRT, la ART-Aprilia di Randy De Puniet. La migliore delle Desmosedici è stata quella di Nicky Hayden, accreditato del nono tempo ma a ben 1"6 dalla vetta, con nella sua scia la GP13 gemella di Andrea Dovizioso a chiudere il quadro dei piloti che ad oggi avrebbero accesso diretto alla Q2. Quella di Marquez non è stata l'unica caduta della sessione: nel finale è scivolata anche la FTR-Kawasaki di Hector Barbera, apparentemente senza particolari conseguenze per il pilota spagnolo.

MotoGp - Phillip Island - Libere 2

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