Ieri
Jorge Lorenzo è stato abbastanza chiaro: il suo obiettivo per questo finale di stagione è cercare di provare a vincere tutte le gare che mancano all'appello e quindi ha subito iniziato alla grande il weekend del
Gp d'Australia, dettando il passo nella prima sessione di prove libere.
Il pilota della
Yamaha è arrivato vicino a sfondare il muro dell'1'29", fermando il cronometro su un tempo di 1'29"167, grazie al quale ha preceduto di appena 88 millesimi la
Honda del leader del
Mondiale Marc Marquez, che quindi a sua volta non è arrivato troppo lontano dal primato realizzato da
Casey Stoner (quest'anno però è stato realizzato un nuovo asfalto).
A sorpresa in terza posizione troviamo la
RC213V di Alvaro Bautista, che però ha chiuso distanziata di 664 millesimi dalla vetta della classifica, precedendo l'altra
Honda di Dani Pedrosa e la
Yamaha di Valentino Rossi, che ha iniziato il weekend di
Phillip Island pagando quasi nove decimi sul compagno di squadra.
Seguono poi le altre due
Yamaha di Cal Crutchlow e Bradley Smith, mentre per trovare la prima delle
Ducati bisogna scorrere la classifica fino all'ottava posizione, occupata da
Nicky Hayden che però è distanziato di circa 1"5, tallonato dalla prima delle
CRT, che è la
ART-Aprilia di Randy De Puniet.
Non è stato facile il ritorno in pista di
Stefan Bradl, reduce dalla frattura di una caviglia rimediata in Malesia: il tedesco della
Honda LCR ha completato 11 tornate, chiudendo però solo con il 20esimo riferimento. Da segnalare, infine, la caduta senza consenguenze del ducatista
Yonny Hernandez.
MotoGp - Phillip Island - Libere 1
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