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Iannone si inserisce in mezzo alle due Ducati ufficiali

Le Desmosedici faticano anche a Phillip Island, ma Andrea mostra segnali di crescita

Il Gp d’Australia a Phillip Island ha offerto oggi uno spettacolo avvincente, grazie anche all’introduzione della procedura "flag to flag" da asciutto, con sosta obbligatoria ai box. Nicky Hayden ed Andrea Dovizioso sono riusciti a gestire bene questa nuova situazione, ed hanno terminato la gara, accorciata a 19 giri, rispettivamente al settimo e al nono posto. L’insolito format, che ha imposto il cambio di moto a metà gara, era stato introdotto dalla Direzione Gara come risposta all’anomalo livello di usura degli pneumatici verificatosi nel corso del weekend. I due piloti del Ducati Team hanno lottato per la prima parte di gara insieme al compagno di marca Andrea Iannone. La diversa strategia adottata da Hayden per il pit-stop rispetto agli altri due piloti Ducati, gli ha permesso di distanziarli per poi concentrarsi nel tentativo di attaccare Smith per il sesto posto, senza purtroppo riuscire nel suo intento. Dovizioso invece ha lottato con Iannone fino alla bandiera a scacchi, ma non è riuscito a superarlo e si è dovuto accontentare del nono posto. Con due terzi della trasferta extra-europea completati, le squadre MotoGp adesso tornano in Asia per il Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi, previsto tra sette giorni. Nicky Hayden: "A dire il vero speravo di essere più competitivo, ma comunque è andata meglio rispetto alle mie ultime gare. La mia prima gomma non aveva il grip che mi aspettavo: stavo lottando con Iannone e Dovi e sapevo di essere più veloce di entrambi, ma non volevo fare da traino. Ho quindi adottato una diversa strategia rispetto a loro, e quando sono entrati in pit lane ho forzato il ritmo facendo un buon giro di rientro, e poi un giro altrettanto buono in uscita ed ho aumentato il mio vantaggio di un paio di secondi. Alla fine sono riuscito ad agganciare Smith, ma facevo fatica all’ultima curva e stava anche accennando a piovere, per cui non sono riuscito ad attaccarlo. Per quanto riguarda il mio pit-stop, devo dire che è stato facile. Sono con lo stesso team da cinque anni e quindi siamo molto affiatati. Sicuramente la corsia dei box qui è molto stretta, ma siamo abituati a girare a 340 km/h in pista e quindi, se si usa la testa non credo che entrare nella corsia dei box a 60 km/h possa essere così pericoloso". Andrea Dovizioso: "E’ stata una gara più divertente delle altre per i cambi che ci sono stati e anche per le diverse strategie. La lotta con Nicky e con Iannone è stata abbastanza aggressiva, però è stata una gara piuttosto difficile per me, anche perché le mie due Desmosedici GP13 non si comportavano allo stesso modo, e la seconda moto non andava bene quanto la prima. In ogni caso non ci sono troppe scuse, semplicemente non sono contento del mio risultato. Alla fine ho lottato di nuovo con Iannone, gli sono arrivato vicino in volata ma non sono riuscito a batterlo. Invece è stato bravo Nicky, che è riuscito a fare il giro di rientro in pista veramente veloce, si è agganciato a Smith ed è comunque riuscito a tenere un buon ritmo fin da inizio gara". Paolo Ciabatti – Direttore Progetto Ducati MotoGp: "Quella di oggi è stata una gara davvero particolare, ricca di emozioni e colpi di scena. Il format flag-to-flag da asciutto con un numero massimo di 10 giri da compiere con la stessa gomma, prima del pit-stop obbligatorio, ha messo ulteriore pressione alla nostra squadra, ma devo dire che tutto è filato liscio e quindi desidero fare i complimenti ai nostri ragazzi, che non hanno commesso errori. Il risultato finale della gara non è sicuramente molto soddisfacente per noi, ma Nicky e Dovi si sono impegnati al massimo, come sempre".

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