In molti probabilmente si sarebbero aspettati di più dal debutto in
MotoGp di
Jonathan Rea. Il britannico, che nelle ultime stagioni è stato uno dei grandi protagonisti del
Mondiale Superbike, ha sostituito l'infortunato
Casey Stoner in sella alla
Honda ufficiale nelle due gare di
Misano e Motorland Aragon, senza riuscire però a reggere il ritmo dei primi.
"Johnny" ha spiegato di aver avuto grossi problemi di adattamento alle gomme
Bridgestone, molto differenti rispetto alle
Pirelli che utilizza solitamente in
SBK, ma vista la moto di cui disponeva era lecito attendersi qualcosa di più di un ottavo ed un settimo posto.
In ogni caso lui è riuscito a trovare un aspetto positivo a questa breve avventura: l'essere riuscito a mettersi dietro
Valentino Rossi a
Motorland Aragon. Nonostante le difficoltà incontrate con la
Ducati, secondo
Rea il
"Dottore" rimane un punto di riferimento importante ed ha definito una soddisfazione personale l'essere riuscito a finirgli davanti almeno una volta.
"
Mi sono piazzato per due volte nella top ten, ma la mia soddisfazione personale rimane quella di aver battuto Valentino Rossi ad Aragon" ha detto nell'ambito di un'intervista rilasciata a
BBC Radio. "
In generale comunque penso di aver fatto un buon lavoro e di aver lasciato la MotoGp a testa alta".
Una dichiarazione che sicuramente farà discutere, vista l'indiscussa differenza di prestazioni tra le due moto sul tracciato spagnolo ed il distacco di oltre mezzo minuto che
Rea si vide rifilare dalla
RC213V gemella di Dani Pedrosa. Gli va dato atto però che per lui il tempo per imparare è stato davvero poco.
Durante la stessa intervista il britannico ha poi aggiunto di essere stato vicino al
Team Gresini (che poi però ha preferito confermare
Alvaro Bautista) per il 2013 e di continuare a sperare in una chiamata a tempo pieno in
MotoGp in futuro.
"
Ad un certo punto sembrava un'opzione percorribile, ma alla fine non si è concretizzata. In questo paddock però le cose sembrano avere tanti risvolti politici ed evidentemente la mia non era la faccia giusta per questo momento. Devo dire comunque che sono contento di rimanere in SBK con la Honda, anche se per il futuro il mio obiettivo sarebbe un ingaggio a tempo pieno in MotoGp, che mi permetta di dimostrare il mio reale potenziale".
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