Finalmente la
MotoGp è tornata a regalare spettacolo nell'ultimo giro della gara di
Brno: Dani Pedrosa ha sfoderato quella grinta che spesso gli era mancata in passato ed ha risposto colpo su colpo a
Jorge Lorenzo, andando a conquistare la sua seconda vittoria consecutiva, la terza stagionale.
Un colpo importante, che forse può iniziare a minare le certezze del rivale della
Yamaha, che vede ridursi a 13 lunghezze il vantaggio in classifica sul connazionale. L'ultimo giro era iniziato con
"Camomillo" al comando e nelle prime curve il pilota della
Honda aveva dato la sensazione di essere riuscito a mettere un margine di sicurezza tra sé ed il rivale.
Non aveva fatto però i conti con la grande velocità di
Lorenzo nella parte mista del saliscendi ceco, nella quale il leader della classifica iridata aveva trovato un sorpasso strepitoso e che in passato sarebbe stato un colpo da ko per
Dani. Non oggi però perchè poi è uscito fortissimo dalla curva che immette sull'ultima salita, portandosi all'interno in vista dell'ultima staccata.
Jorge ha provato con tutte le sue forze a resistergli all'esterno, ma poi l'accelerazione di
Pedrosa è stata migliore e per lui non c'è stato nulla da fare. Insomma, il numero 26 ha mandato un segnale importante al rivale, facendogli capire che anche se
Casey Stoner è tagliato fuori, la corsa al titolo è tutt'altro che finita.
L'assenza dell'australiano, sommata anche con l'ennesima giornata no di
Ben Spies, caduto dopo appena pochi giri, ha consentito a
Cal Crutchlow di conquistare il suo primo podio nella classe regina: dopo il secondo tempo di ieri, il britannico ha tenuto un ottimo passo per tutta la gara, rimanendo costantemente in terza posizione praticamente dall'inizio alla fine.
L'exploit di
Cal, fresco di rinnovo con il
team Tech 3, ha interrotto quindi la striscia di quattro podi consecutivi di
Andrea Dovizioso: oggi il pilota italiano si è dovuto accontentare del quarto posto, non riuscendo a tenere lo stesso passo del compagno di box.
Seguono poi le due
Honda di Stefan Bradl ed Alvaro Bautista, mentre
Valentino Rossi alla fine si è dovuto accontentare del settimo posto anche in un weekend che sembrava promettere qualcosa di buono per la sua
Ducati. Il
"Dottore" è stato anche in quinta posizione, tenendo il ritmo di
Dovizioso nei primissimi giri, ma poi i suoi tempi hanno iniziato ad alzarsi e per lui non c'è stato nulla da fare neanche per fermare la risalita delle
RC213V satellite.
Da sottolineare la grande prova di
Randy De Puniet, ottavo assoluto e primo delle
CRT con la sua
ART-Aprilia, togliendosi la soddisfazione di mettersi dietro le due
Ducati satellite di
Karel Abraham e Toni Elias, con quest'ultimo che ha chiuso alle spalle anche di
Aleix Espargaro.
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