Il
Gran Premio di San Marino non è andato come si aspettava il
Repsol Honda Team con
Dani Pedrosa costretto ad uscire di scena al primo giro.
La partenza, ritardata con l’esposizione di bandiere gialle per un problema alla moto di
Karel Abraham, è stata particolarmente caotica con i team che si sono schierati nuovamente per prepararsi alla nuova partenza.
Quando i meccanici di
Dani hanno cercato di rimuovere la termocoperta, la ruota anteriore era bloccata, provocando un ritardo per il pilota spagnolo. Il problema ai freni si è risolto oltre il tempo permesso dal regolamento, così
Dani ha dovuto prendere il via dall’ultima casella della griglia.
Partito ventunesimo, in poche curve lo spagnolo era già ottavo quando
Hector Barbera è caduto alla curva 6, coinvolgendo anche il pilota
Repsol Honda.
“
E’ stato un caos totale con tante cose che succedevano contemporaneamente. Tutto è iniziato con la nuova partenza perché la procedura non era affatto chiara. Nessuno sapeva se avremmo preso il via in un minuto, tre minuti, con o senza termocoperte. Anche le informazioni relative al numero di giri erano discordanti (26, 27, …)" ha spiegato
"Camomillo".
Poi Dani ha spiegato il motivo che lo ha obbligato a schierarsi in fondo alla griglia: "
Poi, all’improvviso, c’è stato detto che mancava un minuto alla partenza, senza però che venisse esposto il pannello “1 minuto” – che indica che non è più consentito lavorare sulla moto. Niente. I meccanici si sono affrettati per la procedura di partenza e quando hanno cercato di togliere le termocoperte, la ruota anteriore &egrav e; rimasta in qualche modo bloccata. Hanno provato a sbloccarla, ma non ci siamo riusciti subito, oltrepassando il tempo massimo in cui è permesso lavorare sulla moto, così ho dovuto prendere la partenza dal fondo della griglia".
Ecco poi la sua versione dell'incidente: "
Ho cercato di restare concentrato, di non commettere errori nel primo giro, superare in modo pulito ed ero ottavo o nono alla curva 6, quando Barbera mi ha preso da dietro. Gara finita. Sono molto dispiaciuto perché anche se adesso è facile dirlo, credo che avrei disputato una bella gara e che c’erano le condizioni per vincere, anche partendo dal fondo".
Il pilota della
Honda però non ha la minima intenzione di arrendersi nella corsa al titolo: "
Adesso il campionato è ancora più in salita per me, ma lo affronterò nello stesso modo. Finora abbiamo fatto tutto il possibile, la moto funziona bene e anch’io sto guidando bene. Non è ancora finita, rimangono cinque gare e daremo il massimo".
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