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Stoner: "Questa stagione la vedo più difficile"

Il campione parla del passaggio alle 1000 e vede ancora Lorenzo come suo primo antagonista

Stoner:
Casey Stoner, campione del mondo in carica della MotoGp, ha dedicato parte del suo tempo per condividere con MotoGp.com i suoi pensieri circa la prossima paternità, gli avversari, il passaggio alle 1000cc e la maniera con cui proverà a difendere il titolo mondiale nell'imminente stagione 2012. Di seguito ecco parte dell'intervista che ha concesso ai microfoni del sito ufficiale del Motomondiale: Cosa provi ora che la nuova stagione è alle porte e cosa ne pensi di questo cambio di numero, dal 27 all'1? "Non vedo l'ora di scendere in pista con il nuovo numero. La vedo come una nuova sfida, e la cosa mi piace. La stagione sarà sicuramente complicata: stiamo per debuttare in una nuova categoria, quindi ci aspetta un duro lavoro nella fase di testing per portare la moto ad un livello che ci soddisfi in pieno. Abbiamo chiuso gli ultimi test con buoni risultati, anche se non proprio quelli desiderati, quindi sarà nostro dovere andare avanti con lo sviluppo. Le prossime sessioni saranno di fondamentale importanza e speriamo di poter raccogliere più informazioni possibili". Sulla base dei feedback che hai lasciato alla squadra negli ultimi test di Valencia, che cambiamenti ti aspetti di vedere sulla moto? "Ci saranno piccole modifiche al telaio. Con le nuove gomme, il chattering è aumentato, quindi abbiamo dovuto sistemare il telaio tenendo conto di questo aspetto. Dobbiamo fare in modo che la moto lavori meglio, soprattutto in uscita dalla fase di frenata quando il chattering tende a farsi notare maggiormente. A Valencia abbiamo registrato progressi, ma vogliamo migliorare ancora, fare passi significativi in avanti. Dobbiamo inoltre lavorare anche sul freno motore. L'accelerazione del motore è buona, c'è parecchio feeling con la 1000, e il renderla più manovrabile in curva dovrebbe darci un ulteriore piccolo vantaggio". Il passaggio alle 1000 di quest'anno non sarà come quello fatto nell'epoca 990, come fai quindi a farti un'idea sui cambiamenti che le 1000 porteranno quest'anno? "Sinceramente non penso ci saranno troppe differenze dalle 800. Con l'elettronica che noi tutti abbiamo a disposizione le derapate non saranno molte, certo, non mancheranno, ma l'elettronica interverrà nella maggior parte dei casi. Gireremo con gomme differenti rispetto a quelle usate con le 990, perché ai tempi i due fornitori erano in competizione, ora non più. Non vedo grosse differenze rispetto alle 800 quindi, ma vedremo. Preferisco le 1000, hanno più carattere e potenza, saranno più difficili da gestire sulle piste più piccole e sicuramente non mancheranno i problemi con le impennate delle moto. Sarà interessante risolvere questi aspetti, ma tutto sommato sono contento di questo ritorno". Questo non sarà l'unico cambiamento dell'anno, avremo le CRT e 21 moto schierate sulla griglia. Ti sei già espresso circa il futuro delle CRT, ma cosa ne pensi in ottica Campionato 2012? "Dobbiamo aspettare ed osservare. I tempi sul giro non sono nulla di impressionante. Sono sicuro che alcune di queste squadre faranno un gran lavoro appoggiate da piloti capaci, e quindi potrebbero raggiungere un livello competitivo non indifferente, anche se dall'altra parte, penso non sarà così per tutte. Chiaramente questi team si presentano con la voglia di fare bene, ma quando ti trovi a disposizione moto poco performanti e piloti con pochi chilometri sulle spalle, è difficile fare pronostici. Rimaniamo comunque in attesa, il tempo chiarirà tutto". Quali saranno secondo te gli avversari più pericolosi nella prossima stagione? "Il mio rivale principale sarà Jorge (Lorenzo, ndr), che ha chiuso da Campione il 2010 e da vice Campione il 2011. Come lui, anche tutti i ragazzi delle squadre ufficiali così come Andrea (Dovizioso, ndr). Purtroppo mancherà Marco (Simoncelli, ndr), che sono sicuro sarebbe stato uno dei protagonisti del Campionato". Cosa ne pensi di Ducati, come andranno secondo te quest'anno? "Dicono di aver rinnovato il 90% della moto, ma l'hanno fatto a metà della scorsa stagione. Hanno cambiato sia la parte posteriore che quella anteriore della moto, dall'alto in basso, ma la differenza è stata nulla. Spero, per il legame che ho con Ducati, che riescano a mettere assieme una moto competitiva perché il Campionato ne ha bisogno. Indipendentemente da ciò che i piloti vogliono, tutti sperano di vedere più costruttori possibili in lotta per la testa della classifica. Yamaha e Honda vogliono confrontarsi con altre squadre, e sfortunatamente Kawasaki e Suzuki hanno lasciato il Campionato". Chi pensi siano i talenti del paddock che in futuro entreranno a far parte del gruppo dei piloti più capaci? "Senza scavare troppo nel passato, basta fermarsi su Marc Marquez. È appena uscito da due stagioni incredibili, impressionando tutti per le sue capacità. Sarà interessante vedere cosa combinerà ora che ha risolto i problemi all'occhio. Un altro pilota che ritengo stia facendo un grande lavoro è Viñales, anche se rimane difficile fare un pronostico sui più competitivi finché non li vedremo in azione in MotoGp". Le voci dicono che Marquez è già stato segnato come tuo futuro compagno di squadra. Qual è la tua opinione a riguardo? "Mi piace un sacco Marc, ha carattere. Ha fatto qualche errore in passato, ma ha sempre reagito nella maniera giusta. Sta ancora crescendo ma la cosa che impressiona di Marc è che continua a migliorare senza fermarsi mai, anche dopo aver raggiunto un certo traguardo. Non importa chi sarà il mio compagno di squadra, perché anche se vestiremo gli stessi colori, alla fine rimarrà sempre un avversario. Spero che Marc possa diventarlo presto". Molte persone sono sicure che il 2012 sarà il tuo anno. Provando a paragonare quest'anno con lo scorso, quali sono le tue opinioni? "Questa stagione la vedo più difficile sotto differenti punti di vista, anche se sono convinto che se riusciremo a mettere assieme una buona moto sin dall'inizio, le cose gireranno a nostro favore. Come abbiamo visto nelle ultime due stagioni, è di fondamentale importanza farsi trovare sempre pronti perché è capitato spesso di essere fra quelli che inseguono. Nella maniera in cui vanno i campionati di oggi, bisogna prepararsi al meglio già dall'inizio dell'anno - e non commettere errori - perché diventa sempre più difficile cercare di rimediare. Siamo fiduciosi per la prossima stagione, ma dovremo aspettare la metà del calendario per vedere dove siamo e quanto forte dovremo spingere".

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