L'ultima sessione di prove libere aveva dato la sensazione che
Dani Pedrosa fosse il grande favorito per la pole position del
Gp del Giappone, a
Motegi. A cambiare le carte in tavola però ci ha pensato proprio l'ultimo giro delle prove ufficiali, con
Jorge Lorenzo che è tornato a vestire i panni del
"Black Mamba" ed è andato a mettere tutti in fila.
Proprio sotto alla bandiera a scacchi il maiorchino della
Yamaha ha sfoderato uno strepitoso 1'44"969, che è anche il nuovo primato del tracciato giapponese per la classe
MotoGp, grazie al quale è risultato l'unico capace di scendere sotto al muro dell'1'45", staccando di quasi tre decimi il rivale della
Honda.
Un quadro che fino a pochi istanti dalla fine sembrava perfetto per
"Camomillo", che si trovava in pole provvisoria con
Lorenzo solo quarto, è mutato davvero tanto, perchè ora è lui a ritrovarsi staccato dal leader della classifica iridata, ma sorpattutto nella morsa delle
Yamaha, con
Cal Crutchlow che completa la prima fila, e con un fastidioso chattering da gestire.
Il britannico è stato piuttosto a lungo in cima alla classifica, nonostante un paio di brividi come la perdita di una pedana ed un dritto alla prima curva, dovuti anche ad una vibrazione che lo infastidiva sulla sua
M1. Alla fine però il pilota del
team Tech 3 ha chiuso con un gap di meno di tre decimi dalla pole, tallonando molto da vicino
Pedrosa.
E ad insidiare il pilota della
Honda c'è anche la seconda
M1 ufficiale di Ben Spies, che probabilmente senza un'innocua caduta avvenuta nei minuti finali avrebbe potuto fare anche qualcosina meglio: al terzo settore, infatti,
"Texas Terror" si era presentato con un "casco rosso".
Accanto a lui andranno a completare la seconda fila un ritrovato
Alvaro Bautista ed Andrea Dovizioso: se per lo spagnolo il quinto tempo a circa mezzo secondo è sicuramente un buon risultato, dall'italiano ci si aspettava qualcosa di meglio, specie dopo l'ottimo lavoro mostrato nella giornata di ieri. Quattro decimi di ritardo da
Crutchlow sono davvero troppi.
Solo settimo
Casey Stoner, che continua a faticare con la caviglia destra ancora convalescente dall'intervento chirurgico che ha seguito la caduta di Indianapolis. L'australiano non può spingere sul freno posteriore, una delle sue armi principali, e quindi paga oltre sette decimi.
In ottava posizione poi
Stefan Bradl precede un tandem di
Ducati formato da
Valentino Rossi e Nicky Hayden. La buona performance di ieri ormai è solo un bel ricordo per il
"Dottore", che oggi ha chiuso con oltre 1" di distacco dalla pole position. Per lui e per l'americano, ancora alle prese con una mano dolorante, si prospetta una gara davvero in salita domani.
Veniamo ora al capitolo
CRT, con
Aleix Espargaro che è riuscito nuovamente ad avere la meglio su
Randy De Puniet nel derby tutto
ART-Aprilia interno al
Team Aspar. Lo spagnolo si è piazzato 13esimo, alle spalle anche della wild card
Katsuyuki Nakasuga e di
Hector Barbera, precedendo la moto gemella di un paio di decimi.
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