La seconda sessione di prove libere del
Gp del Giappone della
MotoGp ha regalato la risposta di
Dani Pedrosa, che ha portato via la prima posizione a
Jorge Lorenzo. In ottica gara però la
Yamaha del leader della classifica iridata sembra avere ancora qualcosa in più rispetto al rivale della
Honda, visto che le loro prestazioni sono state ottenute in condizioni differenti.
Nel finale, infatti,
"Camomillo" (autore anche di un dritto ad inizio sessione), ha montato una gomma morbida al posteriore e stampato un tempo di 1'46"088 con cui ha staccato di appena un decimo il
"Black Mamba", che invece continuava a girare con una gomma dura, martellando però dei tempi di una costanza davvero impressionante, soprattutto se si pensa a quanti giri aveva sulle spalle questo pneumatico.
Ma attenzione a non sottovalutare anche l'ottimo ritmo mostrato da
Andrea Dovizioso: a pochi minuti dal termine della sessione l'italiano si è messo nella scia di
Lorenzo ed è riuscito a "copiare" abbastanza il ritmo del maiorchino, piazzando la sua
Yamaha del Team Tech 3 in terza posizione con un ritardo inferiore ai due decimi.
Decisamente in crescita anche
Valentino Rossi, alla fine quinto a poco meno di sei decimi: il ducatista era arrivato addirittura ad occupare la terza posizione a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, poi ha ceduto il passo a
Dovizioso e ad un ottimo
Stefan Bradl. In questo turno però il pesarese e la sua
GP12 hanno sicuramente lanciato un segnale incoraggiante.
In calo invece le quotazioni di
Casey Stoner: anche in questo secondo turno l'australiano non ha effettuato troppe tornate, preservando un po' la sua caviglia destra, ma non è riuscito a fare meglio del settimo tempo, piazzandosi alle spalle anche di
Ben Spies. Il due volte campione del mondo ha chiuso con un gap di otto decimi dalla moto gemella e si è anche lamentato molto del chattering della sua
RC213V.
Dietro di lui la top ten si completa con
Alvaro Bautista, Cal Crutchlow e Nicky Hayden, ma va sottolineata anche la prestazione positiva della wild card
Katsuyuki Nakasuga, 11esimo a poco più di due decimi dalla
Ducati dell'americano, che comunque si è presentato a Motegi non al 100% della forma fisica: nella sua mano destra è stata scovata una frattura, ricordo del brutto incidente di Motorland Aragon.
Tra le
CRT continua a dettare legge
Aleix Espargaro, accreditato del 13esimo tempo con la sua
ART-Aprilia, mentre il suo compagno di squadra
Randy De Puniet è stato anche vittima di una scivolata senza conseguenze. Stesso discorso che vale anche per
Karel Abraham, che con la sua
Ducati si è inserito proprio a cavallo dei due piloti del
Team Aspar.
MotoGp - Motegi - Libere 2
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