La seconda sessione di prove libere del
Gp del Giappone ha fatto capire a tutto il mondo il motivo dell'insistenza della
Honda a mandare avanti la gara di
Motegi. Sulla pista di casa le
RC212V volano letteralmente e le quattro moto ufficiali sono riuscite ad occupare le prime quattro posizioni.
Al vertice della classifica c'è stato però un cambio della guardia, con
Dani Pedrosa che è riuscito ad inserirsi davanti al leader del mondiale
Casey Stoner, anche se per appena una manciata di millesimi. Oltre al suo 1'46"790 comunque lo spagnolo ha dimostrato di poter dire la sua anche per quanto riguarda il passo di gara, avvicinando molto quello dell'australiano.
Molto buona anche la prestazione di
Andrea Dovizioso, che ha chiuso con un ritardo di appena poco più di un decimo, confermando di aver trovato un ottimo feeling con la sua moto tra le pieghe del tracciato nipponico. Leggermente più staccato
Marco Simoncelli, che comunque paga solamente tre decimi.
Scorrendo la classifica invece i distacchi aumentano, a partire dal mezzo secondo rifilato a
Jorge Lorenzo: il campione del mondo in carica è stato l'unico pilota capace di difendere l'onore della
Yamaha, con il solo
Colin Edwards nella top ten oltre a lui. Va anche detto però che
Ben Spies è alle prese con una fastidiosa influenza ed è riuscito a mettere insieme appena 5 tornate.
Leggermente migliore la situazione delle
Ducati, con
Nicky Hayden che è riuscito a rimanere piuttosto vicino a Lorenzo con la sua
GP11.1 "base". Pur non avendo mai gradito particolarmente questo tracciato, l'americano è a circa mezzo secondo dalla vetta.
Come mezzo secondo è il ritardo che lo separa da
Valentino Rossi, ottavo alle spalle anche di
Hiroshi Aoyama. Il pesarese, ancora in sella alla
Desmosedici dotata di semitelaio in alluminio, si è reso anche protagonista di un paio di dritti, ma ha dato la sensazione di aver centrato un piccolo miglioramento rispetto alla sessione mattutina.
MotoGp - Motegi - Libere 2
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