Jorge Lorenzo ha rovinato la festa alla
Honda su tutta la linea oggi a
Motegi. Non solo ha ottenuto la sua settima vittoria stagionale, riavvicinandosi ulteriormente a
Marc Marquez nella classifica iridata (ora sono separati da appena 13 punti), ma ha fatto tagliare anche un traguardo storico alla Casa di Iwata.
La cosa curiosa è che la
Yamaha ha festeggiato la sua 200esima affermazione nella top class del
Motomondiale proprio sulla pista di casa di
Honda. Uno smacco per i rivali di Tokyo, che erano arrivati qui con l'ambizione di tornare in Europa tra due settimane indossando già la corona di campioni del mondo.
Tra le altre cose
Lorenzo ha dato un contributo importante al raggiungimento di questo traguardo, visto che tutte le sue 30 affermazioni in
MotoGp sono arrivate in sella ad una
Yamaha. Il checkpoint delle 150 vittorie era stato invece tagliato dal suo compagno di squadra
Valentino Rossi, con la vittoria conquistata nel 2007 ad
Assen.
Per ritrovare la prima bisogna invece tornare al 1973, arrivata grazie al britannico
Chas Mortimer. Nel mezzo però ci sono stati tanti nomi leggendari a rimpolpare questo bottino:
Giacomo Agostini, Kenny Roberts, Eddie Lawson e Wayne Rainey. Senza dimenticare poi gli italiani
Luca Cadalora e Max Biaggi.
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